5 Aprile 2016

Luino, in definizione la decima edizione del “Festival della Comicità”: grandi novità tra cui Sergio Caputo

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E con l’edizione 2016 si arriva a dieci. Il celebre festival estivo diretto dal luinese Francesco Pellicini compie dieci anni di successi divenendo, anno dopo anno, punto di riferimento dello spettacolo live del nord Italia

, incentrato in special modo, ma non solo, sulla comicità. Tante le novità per la prossima estate a partire dal concerto di Sergio Caputo in programma il 9 luglio al Parco a Lago di Luino.

festivalcomicita

Luino, in definizione la decima edizione del “Festival della Comicità”: grandi novità tra cui il concerto di Sergio Caputo. Particolari novità previste per quest’anno, mentre il cast di scena, ancora in definizione, si chiuderà a metà maggio. L’apertura della direzione del festival, oltre alla comicità ed al teatro classico, sarà dedicato alla musica con due date di spicco su tutte: Sergio Caputo Luino il 9 luglio presso il Parco a Lago (Teatro Sociale in caso di pioggia) e Enrico Ruggeri a Canzo (Como) il 15 luglio, introdotto dallo stesso Francesco Pellicini e dalla band i “Delfini d’Acqua Dolce” che, sempre a giugno, proprio a Luino, in data 19 alle ore 18, apriranno il festival presentando a “Palazzo – Corte Lucchini” il nuovo album: “Non ho tempo di prendere a schiaffi tutti”, per la casa discografica “LATLANTIDE”, già curatrice dei mitici Skiantos. Entrambi gli eventi a Luino saranno ad ingresso gratuito e diretti, oltre che dall’associazione “Festival del Teatro e della Comicità”, dal festival “Jazz in Maggiore” e dal Comune di Luino. Non mancheranno liete conferme come l’affezionato Alberto Patrucco a Saronno, Mogol a Como, i “Legnanesi” ad Arona il 30 luglio, il teatro comico di strada, il bravo Danilo Vizzini a Maccagno con Pino e Veddasca, omaggi molto sentiti a Gaber e Jannacci e molte altre sorprese. L’intero programma sarà disponibile sul sito festivalcomicita.it da metà maggio.

Tantissimi i nomi di peso che hanno calcato il palcoscenico della kermesse insubre in oltre venti piazze stagionali in ben cinque differenti territori quali il Varesotto, il Comasco, la Svizzera, il Verbano Cusio Ossola e il Novarese. Da Dario Fo (in video conferenza) a Enzo Jannacci, da Cochi e Renato a Teo Teocoli, da Paolo Hendel a Enzo Iacchetti, da Francesco Salvi ai Fichi d’India, da Nanni Svampa a Paolo Jannacci, da Roberto Brivio ai Legnanesi, dai comici più famosi di Zelig come Alberto Patrucco, Paolo Migone, Ale e Franz, Flavio Oreglio, Claudio Batta, Stefano Chiodaroli, Flavio Oreglio ai musicisti, scrittori e Enrico Ruggeri, Sulutumana, Andrea Vitali, Mogol tanto per citare i più famosi.

Dieci anni di spettacolo live diretto, per la maggior parte dei casi gratuiti, per il piacere dei tanti affezionati spettatori che hanno gremito con gaudio oltre trenta piazze di scena tra cui Arona, Luino, Locarno, Lugano, Domodossola, Varese, Omegna, Angera, Como, Canzo, Gallarate, Castellanza, Maccagno, Pino sulla sponda del lago Maggiore, Portovaltravaglia, Laveno, Santa Maria Maggiore, Ponte Tresa, Mergozzo, Verbania, Brusaschetto, Busto Arsizio, Erba, Ranco, Angera, Malnate, Castiglione Olona, Cannobio, Germignaga, Tradate, Porto Ceresio, Gazzada Schianno, Somma Lombardo, Cassano Magnago, Leggiuno, Stresa, a cui si aggiungeranno quest’anno, per la prima volta, Ispra, Saronno, Cantello, Agno e Menaggio (ndr, gli ultimi due in trattativa).

Di rilievo altresì il sostegno delle istituzioni: da Regione Lombardia e Regione Piemonte, alle province del Vco, Varese, Como e Novara; dal Dicastero giovani eventi di Lugano alle fondazioni comunitarie onlus del varesotto e del vco; dalla Fondazione Cariplo a sostenitori privati di particolare importanza; dagli oltre quaranta comuni sopra citati alle altrettanto valide collaborazioni con le Pro loco cittadine.

“Se ci penso, malgrado la fatica nell’organizzare, gestire ed anche condurre in prima linea sul palco almeno, credo, oltre duecento spettacoli in dieci anni – spiega il direttore artistico del Festival Francesco Pellicini – il tempo è certamente volato. Ho fatto anche in tempo, tra palchi, dischi, scenografie, pizzerie alle tre della mattina, a fare anche due splendidi figli…o meglio a farli è stata più mia moglie che non io, ma io ci ho messo comunque e certamente del mio… Molti i ricordi a cui sono affezionato. Certamente il miglior Festival, il più epico e divertente, è stato il primo nel 2007 a Luino… credo di non aver mai visto in vita mia così tanta gente al Ferrini e dintorni. D’altronde il cast era davvero stellare, oltre a quel pizzico di sana polemica che ha reso, Jannacci in particolare, l’evento indimenticato a distanza di dieci anni. E poi, proprio grazie al festival, sono cresciuto e maturato nella professione artistica: oltre a stringere sincere amicizie con grandi artisti, il festival mi ha permesso di crescere sia sul palcoscenico che come direttore artistico per il lavoro che svolgo tutt’oggi. Ma siccome il bello deve ancora e sempre venire, vi aspetto tutti alla presentazione del mio disco il 19 giugno a Luino: un lavoro di due anni a cui tengo molto e a cui sono molto affezionato. Ritengo fosse cosa dovuta partire, ancora una volta, dalla mia città natia per poi girare fino a dicembre 2016 per l’Italia tra festival estivi e teatri autunnali mosso, sino all’ultimo, da amore, passione, felicità per questo splendido e difficile mestiere”.

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