27 Ottobre 2015

Cremenaga: bel weekend all’insegna della formazione per i volontari della CRI di Luino

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Un bel weekend quello appena conclusosi per la CRI di Luino. Sabato pomeriggio, dopo l’allestimento del Campo CRI a Cremenaga è stata inaugurata la nuova tenda pneumatica, mentre domenica 50 volontari hanno partecipato al convegno “Ciao, come ti chiami?”, legato al tema dei migranti. “Dal prossimo anno con gli amministratori locali – spiega il presidente della Croce Rossa di Luino, Pierfrancesco Buchi – vogliamo pianificare esercitazioni specifiche nelle nostri valle e in zone disagiate. L’obiettivo è arrivare preparati alle emergenze e non subirle o rincorrere le soluzioni”.

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“Sono stati due splendidi giorni di formazione per i volontari della Croce Rossa di Luino – spiega il presidente Buchi -. Tra il corso OP.EM. (Operatori di Emergenza CRI in protezione civile) ed il Convegno su come affrontare il fenomeno dei migranti, circa 100 volontari coinvolti della CRI di Luino hanno vissuto, in momenti diversi, questa esperienza. L’inaugurazione della tenda pneumatica, acquistata grazie ai contribuiti delle Comunità Montane del Piambello e delle Valli del Verbano, la sinergia con l’amministrazione comunale di Cremenaga guidata da Domenico Rigazzi e la partecipazione al convegno di Fabio Passera sono state occasioni per incontrare questi amministratori locali che prima di essere politici, sono difensori del territorio e sostenitori del volontariato. Con loro per il prossimo anno, CRI Luino vuole pianificare esercitazioni specifiche nei nostri valli e in zone disagiate. L’obiettivo è arrivare preparati alle emergenze e non subirle o rincorrere le soluzioni. Le visite poi durante il Campo del Presidente CRI provinciale Mario Grassi e di Fabio Carturan, Emergency Manager presso la Sala Operativa Nazionale e Delegato provinciale alle Attività di Emergenza, sono lo specchio di come i volontari di Luino con il loro impegno e la loro passione siano al centro dell’attenzione di un vero e concreto sviluppo del ‘sistema Croce Rossa’, che parte sempre e comunque dal basso, da persone comuni e motivate, che mettono anima e corpo per difendere e onorare la divisa che indossano e il simbolo che rappresentano”.

“CRI in CAMPO 2.0 è stato la degna conclusione di un ciclo formativo organizzato dal Comitato Locale di Luino per il proprio personale nel settore dell’emergenza – spiega Veronica Paltani, Delegata Area Attività di Emergenza CRI e coordinatrice del Campo formativo sulle Emergenze del Territorio -. 27 nuovi Operatori per le Emergenze, dopo un corso impegnativo e selettivo, entrano a far parte della squadra del Comitato Locale e potranno essere impiegati in molteplici attività sul territorio provinciale e nazionale. Nel corso di queste giornate sono state gettate solide basi che fungeranno da fondamenta per la crescita e lo sviluppo di un’area di Croce Rossa che apre moltissime possibilità, e il percorso è appena cominciato. La tenda pneumatica acquistata da CRI Luino con il contributo delle Comunità Montane del Piambello e delle Valli del Verbano assicura al territorio e alla popolazione una risposta efficace in caso di calamità naturale. La collaborazione con la PC di Cremenaga, con il Sindaco e con i comuni limitrofi proseguirà sicuramente con altre iniziative nel corso del 2016 in vista del trentesimo anniversario del Comitato CRI di Luino”.

“L’evento ‘Ciao, come ti chiami?’ organizzato dalla Croce Rossa di Luino, è stato davvero un convegno ‘esperienziale’ – racconta Chiara Deodato, Delegata Area Diritto Umanitario e organizzatrice del Convegno sull’Emergenza Migranti -. Dal punto di vista dei relatori invitati, i quali hanno portato sul tavolo il bagaglio della loro esperienza rispetto al tema delicato, impegnativo e attuale della “migrazione”. E per tutti i partecipanti, che sono stati accompagnati e coinvolti in un percorso informativo ma soprattutto umano. Si è trattato infatti di un’iniziativa creata dai volontari per i volontari del nostro Comitato nel rispetto dei principi fondanti la loro nostra associazione e in linea con l’impegno a tutto tondo della Croce Rossa Italiana sul tema. Un evento intenso e non scontato, il cui messaggio desidera arrivare al territorio, e oltre”.

“Il tema dei migranti è molto complesso – ha spiegato il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, durante il convegno di domenica -. E’ fatto di norme, regolamenti, leggi, ma anche di uomini. Il problema si complica quando si interseca con la politica, tra consenso, contrapposizioni e rapporti con le istituzioni superiori. L’Italia viene travolta da un’epocale situazione, che inevitabilmente si riscuote sugli organi periferici: noi ci rapportiamo con la Prefettura di Varese. La Provincia di Varese è una tra quelle più in ritardo, quella che ha avuto una partita più lenta sull’accoglienza. Ora noi a Maccagno con Pino e Veddasca stiamo ospitando 27 ragazzi all’interno di un ex asilo, che era stato affidato agli scout per fare accoglienza. La Prefettura dopo aver mappato le strutture della Provincia ha indicato la nostra per ospitare a termine questi ragazzi. Entro la fine di novembre dovranno andar via. La cooperativa ‘Agrisol’ se ne sta occupando ottimamente, ma il problema per un sindaco all’inizio è l’opinione pubblica, il rapporto con la cittadinanza. Importante è la sensibilità umana, come ognuno di noi la vive. Io l’ho sempre vissuta in maniera profonda, come un tema da affrontare seriamente. A Maccagno, la svolta nell’affrontare la situazione è arrivata grazie all’aiuto del parroco, e lo dico laicamente, e poi grazie al rapporto che si è creato con i ragazzi, che si sono messi a disposizione per aiutare la comunità e darci una mano, come ad esempio nel caso della pulizia della spiaggia per il Coastal Rowing”.

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