24 Ottobre 2015

70 anni dalla Carta delle Nazioni Unite: “Dal 1945 cosa ha raggiunto l’Onu?”

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“Per molti versi, il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Ma la Carta rimane il solido fondamento di un progesso condiviso”. Così il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha celebrato con un messaggio i 70 anni che la Carta delle Nazioni Unite festeggerà sabato prossimo.

(un.org)

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Lo statuto costitutivo dell’Onu entrò, infatti, in vigore il 24 ottobre 1945: 111 articoli, suddivisi in 19 capitoli. Un preambolo che recita “Noi, popolo delle Nazioni Unite, siamo determinati a preservare le generazioni future dal flagello della guerra che già due volte nella nostra vita ha portato indicibili sofferenza all’umanità”.

Il nome Nazioni Unite era stata un’idea di Winston Churchill che si era ispirato a una frase di Lord Byron nel “Pellegrinaggio del Cavaliere Aroldo”. Il poeta inglese l’aveva coniata per gli alleati nella battaglia di Waterloo, ma la dizione era perfetta per un’organizzazione internazionale finalizzata al mantenimento della pace e alla cooperazione tra i popoli. Così il “Vecchio Leone” la propose a Franklin Delano Roosevelt e l’allora presidente Usa la fece sua. Era il 1941, la seconda guerra mondiale ancora infuriava e i due leader s’incontrarono a bordo della Pince of Wales per gettare le basi di un nuovo ordine mondiale.

L’organizzazione nacque ufficialmente durante la Conferenza di San Francisco: il 26 giugno 1945 i rappresentanti di 50 nazioni adottarono all’unanimità la Carta fondativa dell’Onu che sarebbe entrata in vigore, appunto, il 24 ottobre dello stesso anno, dopo la ratifica dei cinque membri fondatori – Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Francia e Cina; gli attuali componenti del Consiglio di Sicurezza – e della maggioranza degli altri Stati firmatari.

La storia delle Nazioni Unite tra ombre, impotenza ed inefficacia. Da allora la storia delle Nazioni Unite è stata costantamente contraddistinta da alcune ombre, vista l’impotenza o l’inefficacia – complici i veti incrociati – dimostrata dall’organizzazione in molte crisi. Dalle guerre in Indocina e in Vietnam alle risoluzioni – divenute lettera morta – sulla questione israelo-palestinese; dalla tragedia di Srebrenica allo stallo, attuale, della crisi in Siria.

Al punto che un quotidiano come il britannico Guardian si è chiesto: “Settant’anni e mezzo trilione di dollari dopo: che cosa ha raggiunto l’Onu?”. Il Palazzo di Vetro, nondimeno, è stato teatro di storici, e talvolta, controversi interventi, vere e proprie pietre miliari della Storia: la scarpa sbattuta nel 1960 da Nikita Krusciov per interrompere un delegato filippino che accusava l’Urss di imperialismo; Yasser Arafat con l’ulivo e il fucile nel 1974; Fidel Castro in occasione del cinquantenario Onu nel 1995 (il discorso più lungo della storia Onu, ben 4 ore e 29 minuti); il venezuelano Hugo Chavez che, nel 2006, denuncia che “il diavolo è stato qui, si sente puzza di zolfo”, riferendosi a George W. Bush. E ancora: i due interventi di Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e il recentissimo di Papa Francesco. La boccettina di antrace sventolata da Colin Powell nel 2003 a “riprova” delle armi chimiche nell’Iraq di Saddam Hussein.

“Il 70esimo anniversario delle Nazioni Unite è un’opportunità per riflettere e guardare indietro alla storia dell’Onu e fare tesoro dei suoi successi. E’ anche un’opportunità per mettere in luce dove le Nazioni Unite – e la comunità internazionale tutta – necessitano di raddoppiare i loro sforzi per affrontare le presenti e future sfide attraverso i tre pilastri del loro lavoro: pace e sicurezza, sviluppo e diritti umani”, ha sottolineato ancora Ban Ki-moon.

Le celebrazioni per i 70 anni dell’Onu nel mondo. In occasione dei 70 anni dell’Onu, ieri si è tenuto un concerto di musica tradizionale coreana al Palazzo di Vetro, mentre oggi, alla presenza del segretario generale, l’artista, Cristobal Gabarron, svelerà a Central Park una sua creazione: una scultura interattiva formata da una sfera e circondata da una spirale di 70 figure, una per ogni anno di vita dell’Onu. Sempre oggi, inoltre, le città del mondo renderanno omaggio alle Nazioni Unite con giochi di luce: dall’Empire State Building alla SkyTree Tower di Tokyo, dalla Torre di Pisa al Tempio di Giove ad Atene, dalle Piramidi di Giza al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, i principali monumenti si illumineranno di blu per portare un messaggio di pace. (AGI)

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