15 Settembre 2015

“Solo qualche sollievo dai ‘bonus’ del Governo Renzi”, la denuncia della Caritas sulle politiche contro la povertà

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“L’insieme degli interventi di sostegno al reddito sinora varati dal Governo Renzi ha fornito ai poveri qualche sollievo ma si tratta di un avanzamento marginale e non privo, per come è stato disegnato, di controindicazioni”. E’ quanto si evidenzia nel secondo Rapporto Caritas sulle politiche contro la povertà in Italia, presentato oggi a Roma.

(politicicorrotti.it)

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“Solo qualche sollievo dai ‘bonus’ del Governo Renzi”, la denuncia della Caritas sulle politiche contro la povertà. “Il bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti, il bonus bebé per famiglie con figli entro i tre anni, il bonus per le famiglie numerose e l’Asdi si traducono in un complessivo incremento medio del reddito delle famiglie povere pari al 5,7%, risultato migliore rispetto ai precedenti governi”. Tuttavia, la valutazione fornita dalla Caritas dice che in materia di sostegno al reddito l’attuale Esecutivo, a oggi, non si è discostato in misura sostanziale dai suoi predecessori e ha confermato la tradizionale disattenzione della politica italiana nei confronti delle fasce più deboli di popolazione.

Solo il 20% delle famiglie povere raggiunte dai contributo del governo. Infatti, i diversi contributi sin qui introdotti raggiungono nel loro complesso una quota limitata delle famiglie in povertà assoluta, intorno al 20%; ma se l’incremento medio del reddito di tutte i nuclei in povertà assoluta è del 5,7%, viene ricordato che l’aumento medio del reddito del nucleo previsto in una misura di reddito minimo come il Reddito d’inclusione sociale (Reis), capace di portare le condizioni di tutte le famiglie al livello della soglia di povertà assoluta, è dell’86%. Anche il pacchetto di riduzione delle tasse annunciato per il prossimo triennio dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, avrà una ricaduta poco significativa sulle famiglie indigenti, dato che la maggior parte di chi vive in povertà assoluta non ha disponibilità economica sufficiente per pagarle, oppure deve pagarne assai poche.

L’eliminazione della Tasi risulterà contenuta: solo il 35% delle famiglie povere la paga. Analizzando l’impatto di queste misure su chi dispone di un minor reddito, la Caritas rileva che quello conseguente all’eliminazione della Tasi risulterà estremamente contenuto poichè solo il 35% delle famiglie in povertà assoluta la paga; quanto all’Irpef, pur non essendo ancora note le caratteristiche della prevista riduzione, tra il 5% di famiglie con il reddito più basso meno del 10% del totale paga l’imposta, e nel successivo 5% tale percentuale arriva al 20%. (AGI)

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