24 Luglio 2015

Arcisate-Stabio, Cattaneo: “Delrio sul territorio con approvazione delibera CIPE per smaltimento terre. Obiettivo la messa in esercizio per luglio 2017”

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Il Presidente del Consiglio Regionale, Raffaele Cattaneo, insieme all’Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte ha fatto un sopralluogo a Cantello in prossimità del viadotto della Bevera, a sei anni esatti dall’avvio del cantiere della linea ferroviaria Arcisate-Stabio. Con loro presente anche la consigliera regionale della Lega Nord, Francesca Brianza.

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La data del sopralluogo è simbolica: sei anni esatti dall’avvio del cantiere della linea ferroviaria Arcisate-Stabio (era il 24 luglio del 2009). La richiesta è chiara: che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio (ndr, che ha fatto sapere di essere presente il prossimo 3 agosto alle 10.30 nella sala frontalieri del Comune di Arcisate) venga sul territorio con la delibera Cipe che approva il progetto della messa a dimora delle terre dei comuni di Viggiù e di Arcisate. Solo in questo modo l’azienda Salcef (che il 20 luglio ha avuto da RFI l’affidamento per proseguire le lavorazioni) potrà riprendere a pieno regime i lavori delle gallerie. La delibera è di fatto il tassello mancante per far ripartire i lavori in maniera completa. Questo è, in sintesi, l’appello lanciato dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, che insieme all’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte, al Consigliere regionale Francesca Brianza e alla presenza di molti amministratori locali, ha voluto effettuare un sopralluogo ai cantieri della linea ferroviaria Arcisate-Stabio, nel comune di Cantello (Varese) in prossimità del Viadotto della Bevera.

“Il territorio non può più aspettare e ha bisogno di date certe, nel rispetto di tempi e costi – ha detto Cattaneo -. Oggi constatiamo la ripresa dei lavori e questo è un segnale positivo per tutto il territorio ed è frutto del lavoro di tanti: degli amministratori locali, della Regione, di RFI e anche di Maurizio Lupi. C’è ora una domanda forte e chiara da parte del territorio nei confronti del Ministro Delrio che verrà tra pochi giorni ad Arcisate: l’approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) della delibera, già scritta e che ha bisogno solo dell’atto formale, per risolvere il problema delle terre e rocce da scavo. Questo territorio non può più sopportare incertezze, perché quello che ha sopportato è già troppo. Il nostro sopralluogo vuole testimoniare quanto la Regione Lombardia è vicina al territorio: dopo tre anni di incertezza dei lavori oggi si sta iniziando ad uscire dalla palude. L’obiettivo comune deve essere la messa in esercizio della linea entro il luglio 2017. Vogliamo tornare sulla ferrovia tra due anni esatti, non più all’interno di un cantiere, ma per vedere un’opera finita”.

L’Assessore Sorte: “Al via lavori conclusivi, ma ora delibera Cipe”. “Soddisfazione da parte della Regione per l’impegno assunto dal Governo riguardo alla ripresa dei lavori del collegamento ferroviario transfrontaliero Arcisate-Stabio”, spiega Alessandro Sorte, assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture di Regione Lombardia durante il sopralluogo al cantiere della tratta ferroviaria Arcisate-Stabio. “Siamo in attesa della pubblicazione da parte del Cipe, della delibera assunta dal Governo, per dare il via ai lavori conclusivi dopo che il nuovo affidamento è stato reso operativo”.

Tale affidamento consentirà la rimozione delle terre con arsenico. Va ricordato che RFI, titolare dell’appalto, il 16 dicembre scorso, dopo l’annuncio della rescissione del contratto con la ditta appaltatrice ICS Salini, aveva presentato un cronoprogramma che prevedeva entro luglio 2015 la ripresa dei lavori. L’impegno è stato mantenuto e la ditta cui è stato affidato il nuovo appalto dei lavori, la Salcef di Roma, che ha lavorato anche per lo sviluppo della rete ferroviaria regionale con la Saronno-Seregno, dovrebbe avviare i lavori a breve. Sulla questione dell’arsenico delle terre, Regione Lombardia ha supportato Rfi attraverso Arpa e coi propri uffici per arrivare alla soluzione dei due siti di messa a dimora delle terre stesse: la cava Femar in comune di Viggiù e il sito in Comune di Arcisate.

I lavori, ripresi in questi giorni, prevedono il completamento in terra italiana delle opere tecnologiche e infrastrutturali del collegamento ferroviario in doppio binario di 8 km tra Induno Olona e Arcisate. L’investimento complessivo è di 261 milioni di euro. La linea Induno Olona- Arcisate-Stabio è inserita nel programma delle opere strategiche della Legge Obiettivo e collegherà Varese con il Canton Ticino e, attraverso l’interscambio di Mendrisio, con Como.

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