I jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is) non esitano – secondo le denunce – a crocifiggere, imprigionare o fustigare coloro che nelle zone sotto il controllo del gruppo non rispettano il digiuno nel mese sacro di Ramadan. Alla vigilia della festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, l’Osservatorio siriano per i diritti umani denuncia che almeno 94 persone, compresi cinque bambini, sono state crocifisse o imprigionate in Siria dai fedelissimi del “califfo” Abu Bakr al-Baghadi per aver interrotto il digiuno.
Isis: 94 crocifissioni e torture per chi non rispetta il digiuno durante il Ramadan. L’Osservatorio, come riporta l’agenzia di stampa Dpa, afferma di aver documentato 94 casi di “crocifissioni, detenzione all’interno di gabbie di ferro e fustigazioni” in zone della Siria controllate dall’Is. Due bambini, secondo l’ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni, sono stati crocifissi il 23 giugno a Dayr az-Zor, nella Siria orientale. In altre aree, denuncia l’Osservatorio, i jihadisti hanno catturato ed “esposto” in gabbie di ferro diverse persone, bambini compresi.
Durante il mese di Ramadan i musulmani digiunano dall’alba al tramonto. Secondo l’Osservatorio, ci sono stati casi di “punizioni” eseguite in piazza nelle roccaforti dell’Is nelle province di Raqqa, Deir az-Zor e Aleppo. In diverse zone sono stati affissi manifesti con l’avvertimento che chiunque non rispetti il digiuno verrà punito con “la crocifissione e 70 frustate”. (ADNKRONOS)
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