7 Luglio 2015

Quale la situazione dell’Ospedale di Luino dopo l’incontro di ieri? Si muovono anche i sindaci e la Comunità Montana

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Un incontro intenso, durato oltre due ore, quello di ieri pomeriggio in Comune tra il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Varese, Callisto Bravi, e l’amministrazione luinese, con rappresentanti di maggioranza e minoranza.In piazza Libertà, invece, un presidio con uno slogan che recitava: “Ospedale! ‘Sindaco non deludere Luino'”. Decine i cittadini presenti che, in seguito, si sono spostati nell’atrio comunale. Tra loro anche il sindaco di Germignaga, Marco Fazio, il sindaco di Dumenza e neo-assessore in Comunità Montana Valli del Verbano, Vincenzo Peruggia, ed il vicesindaco di Dumenza, Corrado Nazario Moro. I sindaci presenti si dicono amareggiati per il fatto di non esser stati invitati, mentre la Comunità Montana, durante la prima giunta di ieri ha affrontato il problema: “Chiederremo un incontro al dottor Bravi”. Numerose le problematiche evidenziate dai capigruppi e consiglieri di minoranza, nonostante l’azienda parli di un potenzialmente del nosocomio.

La conferenza stampa del dottor Callisto Bravi e della dottoressa Adelina Salzillo dopo l'incontro in Comune a Luino. A destra il sindaco Pellicini ed il vice Casali

La conferenza stampa del dottor Callisto Bravi e della dottoressa Adelina Salzillo dopo l’incontro in Comune a Luino. A destra il sindaco Pellicini ed il vice Casali

L’incontro di ieri pomeriggio tra l’amministrazione comunale e l’azienda sanitaria. Sono usciti dalla Sala Astini, dopo l’incontro di ieri pomeriggio, tra il Comune di Luino e l’azienda ospedaliera numerosi amministratori: insieme al dottor Callisto Bravi, la dottoressa Adelina Salzillo e al direttore sociale dell’ASL di Varese, il dottor Lucas Gutierrez, infatti, erano presenti il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, il vice Alessandro Casali, il presidente del consiglio, Davide Cataldo, il capogruppo di “Nuova Frontiera”, Simona Ronchi, e quello di “Lega Nord”, Antonio Palmieri. Per la maggioranza era presente anche l’assessore alla Cultura ed Istruzione, Piermarcello Castelli. Per la minoranza, invece, Pietro Agostinelli, capogruppo “Movimento Italia Nazione”, Giuseppe Taldone, “La Grande Luino”, il capogruppo Franco Compagnoni ed Enrica Nogara de “L’altra Luino”.

La posizione dell’azienda ospedaliera con il dottor Callisto Bravi e la dottoressa Adelina Salzillo. “Il depotenziamento dell’Ospedale di Luino non corrisponde al vero”, inizia così il dottor Callisto Bravi a parlare dopo l’incontro con gli amministratori luinesi. “Il primo punto è la riduzione dei posti letto. In estate il piano ferie è sempre accompagnato da una riduzione dei posti letto nei reparti specialistici, ma non ci sarà nessun tipo di problema sulla gestione delle urgenze. Vorrei sfatare, infatti, il falso mito della gente in villeggiatura: indubbiamente in estate in Pronto Soccorso c’è un aumento del numero dei pazienti visitati, ma questo non corrisponde allo stesso numero di ricoverati. Gli accessi al Pronto Soccorso sono di lieve identità, attività che non richiedono ricovero. A Luino ci sono i posti che servono per erogare un’attività necessaria ai residenti e villeggianti. Il secondo punto riguarda il potenziamento della radiologia, dal venerdì sera al lunedì mattina, che prima o poi verrà estesa in tutta la settimana. Ci sarà la possibilità di avere un radiologo, presente in guardia attiva a Varese, che attraverso la telemedicina visionerà le lastre di tutta l’azienda: Cittiglio, Ospedale del Ponte e Luino. Inoltre, ci sarà sempre un radiologo in pronta disponibilità sempre per le tre strutture ospedaliere. E’ un aumento della qualità di servizi, ribadendo così il potenziamento. La priorità dell’azienda non è l’aspetto economico, per il quale comunque è necessario stare attenti. Abbiamo nuovi servizi come l’ambulatorio di ostetricia e ginecologia, mentre il reparto di Medicina, dove solitamente vi sono i casi più critici degli anziani, non ha subito riduzione dei posti letto. Così facendo aumenteremo la qualità, nonostante questo richieda un cambiamento di mentalità da parte di tutti. Infine, abbiamo trovato, dopo un anno e mezzo, tre medici che sono disponibili a venire a lavorare a Luino e, probabilmente, inizieranno nel corso dell’estate”.

Il presidio per la tutela dell’ospedale, le parole di alcuni amministratori dell’Alto Verbano ed i problemi della struttura. Durante l’incontro vi è stato un presidio di una sessantina di persone, prima in piazza Libertà, poi nell’atrio comunale, che chiedevano maggior tutela e difesa dell’Ospedale di Luino da parte degli amministratori. E’ evidente, però, che dai problemi di carattere generale come la mancanza di personale e di gestione interna di infermieri e medici, ne scaturiscano altri, come la gestione dei servizi negli ambulatori. La politica incide molto sulle dinamiche sanitarie italiane, ma è in loco che si conoscono realmente le problematiche delle strutture ospedaliere. L’Ospedale di Luino, tramite l’azienda ospedaliera, non viene potenziato, semmai vengono garantiti quei servizi attuali presenti per il buon funzionamento. Questo è giusto precisarlo. Se non sarà la politica locale ad intervenire con la Comunità Montana Valli del Verbano e tutti i sindaci del territorio, per far sentire la propria voce sulle problematiche partendo dal basso, sarà difficile che in futuro si riescano a mantenere i servizi presenti attualmente.

Marco Fazio, sindaco di Germignaga

Marco Fazio, sindaco di Germignaga

“C’è preoccupazione e rabbia – spiega il sindaco di Germignaga, Marco Fazio -. Per l’ennesima volta l’estate, che è un periodo critico per il territorio, visto l’aumento di popolazione anche grazie all’afflusso turistico, è il momento in cui vengono fatte queste sperimentazioni che rischiano di creare disagio alla popolazione e destano grosse preoccupazione perchè ancora una volta, intorno all’Ospedale di Luino, non c’è chiarezza. L’altro aspetto che lascia un po’ perplessi è la gestione politica di questa iniziativa: sia la popolazione che gli amministratori sono stati informati in modo frammentario, e anche questo incontro che avviene a porte chiuse, con la presenza dei capigruppo e dei gruppi consiliari del Comune di Luino, non mi sembra il modo migliore per gestire la faccenda. L’Ospedale è un patrimonio e una risorsa per tutto il territorio e ci saremmo aspettati, perlomeno i sindaci dei territori confinanti o addirittura del distretto socio-sanitario, venissero coinvolti per far presente all’azienda sanitaria che siamo compatti, al di la’ dello schieramento, nella difesa dell’Ospedale”.

“Anzitutto noi non abbiamo saputo nulla di preciso – spiega il vicesindaco di Dumenza, Corrado Nazario Moro -. Conosciamo solo quello che abbiamo letto sugli organi di stampa: la riduzione di posti e l’assenza della diagnostica dal venerdì al lunedì. Questo non è un problema di oggi, è un problema che si ripete sistematicamente negli anni, almeno quello della riduzione dei posti letto. E’ un problema che a mio avviso va risolto: tra luglio a settembre in questo territorio se la popolazione non raddoppia, cresce considerevolmente. E’ assurdo sguarnire l’Ospedale quando la presenza è doppia. Noi ci siamo meravigliati, come amministratori della zona, per il fatto che fosse solo il Comune di Luino a gestire questo incontro. Non c’è stato un allargamento agli altri Comuni: l’Ospedale è a Luino, ma è qualcosa di territoriale, al di la’ della Comunità Montana stessa. La mancanza degli altri amministratori ci lascia perplessi. Ci auguriamo che il Comune di Luino ci riferisca e ci dica esattamente la situazione”.

Valerio Peruggia, sindaco di Dumenza ed Assessore della Comunità Montana Valli del Verbano

Valerio Peruggia, sindaco di Dumenza ed Assessore della Comunità Montana Valli del Verbano

“Oggi (ndr, ieri) era la prima giunta della Comunità Montana – spiega il sindaco di Dumenza ed assessore in Comunità Montana, Valerio Peruggia -. Durante la riunione la sanità è stata oggetto di discussione, sapendo dell’incontro e del presidio. Noi come Dumenza abbiamo la presidenza dell’Unione dei Comuni ed insieme a Luino faremo sentire la nostra voce. Nell’incontro di oggi, poi, i problemi legati alla sanità sono stati sviscerati tant’è vero che creeremo una Commissione ad hoc. E’ una tematica da seguire con attenzione. Appena nascerà la Commissione analizzeremo e parleremo con azienda, enti, amministratori e Comuni, per trovare soluzione adatte alle esigenze di tutti gli utenti”.

Le parole del sindaco di Luino, Andrea Pellicini. “Da questo incontro abbiamo capito come si sta evolvendo il sistema della sanità varesino e lombardo nel suo complesso. Le problematiche più importanti che abbiamo affrontato, per le quali abbiamo chiesto lumi all’azienda ospedaliera, sono la difficoltà di recuperare personale medico, le problematiche inerenti al personale infermieristico e la riduzione dei posti letto durante l’estate. Ci siamo lasciati fissando un appuntamento a settembre per parlare in generale dell’organizzazione dell’Ospedale del Verbano nel suo complesso”. Stamane il sindaco di Luino, d’intesa con il sindaco di Maccagno Fabio Passera, ha provveduto ad invitare tutti i sindaci del territorio dell’ex Comunità Montana Valli del Luinese ad un incontro sull’Ospedale di Luino che si terrà giovedì 16 luglio alle ore 18 presso la Sala Consigliare del Comune di Maccagno. “Dopo l’incontro avvenuto ieri a Luino con il Direttore dell’Azienda Ospedaliera di Varese dottor Callisto Bravi, presenti anche i capigruppo delle minoranze, – dichiara il sindaco – ho ritenuto opportuno, anche su richiesta di alcuni colleghi, di estendere la discussione sull’Ospedale ai Sindaci  del territorio, nella consapevolezza che il nosocomio luinese è un bene fondamentale che va certamente oltre i confini comunali. Ritengo che sia importante approfondire la conoscenza dei problemi e delle opportunità venutesi a creare. Ringrazio Fabio Passera per la disponibilità della Sala Consigliare del Comune di Maccagno. L’organizzare una riunione non a Luino, ma in un altro comune del territorio, dimostra la nostra volontà di aprire la discussione nel modo più ampio possibile”.

Le opinioni dei capigruppo e consiglieri di minoranza con le problematiche riguardanti l’Ospedale: tra carenza di personale e mancanza di servizi. “Abbiamo parlato del ridimensionamento dei posti, della mancanza del personale – spiega Giuseppe Taldone -. Visto che dobbiamo parlare di telemedicina, tele-radiologia, tele-neuro-radiologia, abbiamo chiesto di mettere una risonanza magnetica a Luino. Sono tante le problematiche che abbiamo affrontato e continueremo a vigilare per la difesa e la tutela dell’Ospedale”.

Il presidio a tutela dell'Ospedale davanti il Municipio di Luino

Il presidio a tutela dell’Ospedale davanti il Municipio di Luino

“Se si decide di investire e spendere tanti soldi per la ristrutturazione, inserendo dei reparti bene, oppure se non c’è questa volontà che abbiano il coraggio di chiuderlo – spiega il consigliere Pietro Agostinelli -. Sulla riunione di oggi, invece, credo sia assurdo che si siano prima visti loro, la maggioranza e l’azienda ospedaliera. Avrebbero dovuto parlare con tutti, dall’inizio alla fine, non incontrarsi prima. Devono intervenire tutti i sindaci, come è stato fatto a Cuasso dove i primi cittadini si sono interessati e facendo rete e squadra sono riusciti a difendere l’Ospedale”.

“Non si può lasciare il Comune di Luino da solo in questa situazione – spiega Franco Compagnoni -, deve ritornare ad essere una problematica comunitaria ed auspico che la Comunità Montana e soprattutto gli Istituti dei Piani di Zona, che sono l’altro elemento su cui si può intercettare il territorio, percepiscano e si convincano ad interessarsi della questione per trovare soluzioni adatte a tutti, personale ed utenti”.

“Ho espresso le mie perplessità e preoccupazioni per la mancanza di personale infermieristico e medico, che pregiudica tutta l’attività dell’Ospedale, sopratutto quella degli ambulatori – spiega la consigliera di minoranza Enrica Nogara -. Continua il disagio dei pazienti in dialisi con la nefrologa che è andata via. Quando ho parlato al dottor Bravi di depotenziamento dell’Ospedale si è arrabbiato molto: ma io mi chiedo, quando vengono tolte alcune prestazioni, ad esempio l’ambulatorio di senologia o quello di urologia, ecco in questi casi, come si chiama quando vengono a mancare questi servizi? Io lo chiamo depotenziamento, lui può chiamarlo come vuole. Infine, mi sono permessa di ricordare al dottor Bravi che a metà agosto andrà in pensione il dentista. Con i problemi legati all’invecchiamento della popolazione, alle pensioni che si riducono come potere d’acquisto, il servizio di dentista in Ospedale è molto importante. Così gli ho chiesto se aveva già pensato alla sostituzione di questo medico fondamentale. Lui non sapeva neanche che andrà in pensione”.

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