26 Giugno 2015

Nel 2014 cresce in Italia la raccolta differenziata: 3,6mln di tonnellate, +7,2% su tutto il territorio

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Nel 2014 la raccolta differenziata è cresciuta in maniera significativa, facendo registrare un +7,2% a livello nazionale. Si tratta di 3.650.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio conferite al sistema consortile, con percentuali di incremento ancora maggiori registrate nelle regioni del Centro-Sud, che si dimostra essere il bacino con maggiori potenzialità di sviluppo anche per gli anni a venire. Sono stati presentati ieri a Roma, nella sede dell’Anci, i risultati conseguiti e le opportunità per il futuro legate all’Accordo di Programma Quadro Anci-Conai, nato per dare continuità allo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia. L’Accordo regola, per il quinquennio 1/4/14 – 31/3/19, il rapporto tra Comuni convenzionati e Consorzi per le modalità di conferimento e l’entità dei corrispettivi per i “maggiori oneri” della raccolta differenziata degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.

(atripaldanews.it)

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Nel 2014 grande crescita della raccolta differenziata, oltre 3,6mln tonnellate di rifiuti di imballaggio. E’ il Sud Italia, nel 2014, ad essere cresciuto notevolmente per quanto concerne la raccolta differenziata. Più nel dettaglio, a livello di filiere, cinque su sei – acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – hanno fatto segnare un andamento positivo della raccolta, con dinamicità maggiori per i comparti dell’acciaio (+18,6%), della plastica (+7,9%) e del vetro (+7,1%). In misura maggiore rispetto ai quantitativi conferiti, crescono anche i corrispettivi erogati da Conai ai Comuni, che sono passati nel 2014 da 342 a circa 420 milioni di euro (+17%).

La copertura del territorio è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente: in tutto sono 7.300 i Comuni serviti dal sistema consortile, con un coinvolgimento di oltre 57 milioni di cittadini, pari al 91% della popolazione italiana. “L’Accordo migliora quello precedente dal punto di vista dei corrispettivi che vengono riconosciuti ai Comuni per circa 420 milioni all’anno, il 17% in più rispetto ai corrispettivi fissati dalla convezione precedente”, ha spiegato il presidente Anci Piero Fassino. “Migliora le modalità di raccolta e di smaltimento introducendo criteri di distinzione tra i diversi tipi di imballaggi, legno, carta, plastica, ferro, ecc…. L’accordo prevede, poi, che Conai supporti i Comuni che vogliono migliorare o intraprendere la raccolta differenziata degli imballaggi mettendo a disposizione le sue esperienze e le sue capacità. Già oggi, con l’intesa Comuni-Conai, smaltiamo e recuperiamo l’81% dei rifiuti d’imballaggio di legno e il 96% di quelli di plastica con un riuso pari al 77% del raccolto. Una buona dimostrazione di come si può fare una politica di raccolta e smaltimento dei rifiuti coerente con una politica di sostenibilità e ottimizzazione nell’uso delle risorse”.

“Uno degli obiettivi di Conai per i prossimi anni sarà proprio quello di continuare a sostenere il processo di sviluppo della raccolta differenziata degli imballaggi nelle aree in ritardo, soprattutto nel Centro-Sud, con lo scopo di contribuire ad allineare i livelli di raccolta differenziata e di riciclo a quelli delle regioni del Nord. In quest’ambito forniremo pieno supporto ai Comuni con progetti dedicati e risorse economiche per apparecchiature e strumenti di comunicazione”, ha sottolineato Roberto De Santis, presidente di Conai. A proposito del corrispettivo ai Comuni di 420 milioni di euro, De Santis ha voluto sottolineare come abbia portato a un “disavanzo di 70 milioni di euro, coperto facendo ricorso alle riserve del sistema consortile, riserve estremamente ridotte“. Nel nuovo accordo è stata confermata la priorità della raccolta differenziata di qualità, condizione indispensabile per un corretto avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio così come la garanzia di ritiro universale da parte dei Consorzi su tutto il territorio nazionale dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico di raccolta, anche oltre gli obiettivi di riciclo e di recupero previsti dalla legge, ormai ampiamente superati.

Infine, il ruolo del Sistema Consortile continuerà a svolgersi in una logica di sussidiarietà rispetto al mercato. Il nuovo Accordo garantisce, infatti, ai Comuni e ai gestori convenzionati la possibilità di recedere dalle convenzioni destinando il materiale sul mercato. È, altresì, prevista la possibilità di ‘rientrare’ nelle convenzioni all’interno di periodi preventivamente stabiliti. L’Accordo prevede, come detto, un incremento complessivo dei corrispettivi economici pattuiti pari al 17%, con l’introduzione di una maggiore indicizzazione degli stessi. Sul tema economico è da registrare anche il maggior impegno finanziario (+25%) a carico di Conai per i progetti territoriali e la comunicazione locale, ai quali verranno destinati ogni anno fino a 5 milioni di euro, con l’obiettivo di innalzare il livello qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio nelle aree in ritardo, in particolare nel sud Italia.

Per quanto riguarda i singoli Allegati Tecnici, oltre alle novità previste nella parte generale dell’Accordo, sono da segnalare due importanti cambiamenti. Il primo riguarda l’Allegato imballaggi ‘Carta’ che ha introdotto una revisione nel contenuto convenzionale di rifiuti di imballaggio all’interno della raccolta urbana congiunta, dal 25% al 32%, con ulteriori incrementi puntuali ogni anno. Ancora più rilevante la novità introdotta dall’Allegato imballaggi ‘Plastica’, che ha abbandonato il sistema di erogazione dei corrispettivi in funzione delle fasce di qualità, prevedendo che il corrispettivo sia erogato in relazione all’effettivo contenuto di rifiuti di imballaggi in plastica nella raccolta. (ADNKRONOS)

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