26 Maggio 2015

Unioni civili in Italia: da quasi due anni se ne discute in Senato. Renzi: “In aula tra luglio e settembre”

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Mentre la cattolicissima Irlanda ha detto sì ai matrimoni gay è da quasi due anni, dal 3 luglio del 2013, che in Senato si discute il provvedimento che dovrebbe regolamentare le unioni di fatto tra persone dello stesso sesso. E’ allora, infatti, che è iniziato l’esame del testo in commissione Giustizia fino a quando, dopo vari stop and go e un ciclo di audizioni la relatrice, Monica Cirinnà, unendo le proposte di legge in campo ha messo a punto un testo unificato che è stato depositato il 17 marzo scorso e adottato il 26 marzo.

(tempi.it)

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Il 7 maggio scorso è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti e la Cirinnà auspica l’approdo in Aula entro luglio. In commissione sono in esame una serie di provvedimenti in dirittura d’arrivo come l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento o la prescrizione. “L’Italia ha una proposta di legge presentata dalla senatrice Cirinnà, e sarà votata tra luglio e settembre”, sul modello tedesco “diverso dal modello irlandese”, ha detto il premier Matteo Renzi. “Credo che possa funzionare e avere i voti in Parlamento”, ha osservato.

Il testo Cirinnà prevede l’istituzione delle “unioni civili” tra persone dello stesso sesso, che avvengono mediante dichiarazione di fronte a un ufficiale di stato civile e sono inserite in un registro delle unioni civili. Nel testo vengono anche regolamentati i “conviventi di fatto”, sia dello stesso sesso (ma che non abbiano contatto una unione civile) che non, ovvero le persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi e reciproca assistenza morale e materiale. Per i conviventi gli stessi diritti dei coniugi a partire dall’assistenza in ospedale fino agli alimenti in caso di cessazione della convivenza.

Dopo il via libera della Commissione Giustizia del Senato, però, il disegno di legge dovrà fare i conti con circa 4mila emendamenti. Più della metà, al solo fine ostruzionistico, sono stati presentati da un esponente di maggioranza, Carlo Giovanardi di Ap. Ma tra i più agguerriti oppositori c’è anche Lucio Malan di Forza Italia. Entrambi si sono distinti per aver presentato proposte di modifica bizzarre al testo base adottato dalla Commissione. (ANSA)

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