19 Aprile 2015

Dal Festival del Volontariato, Skuola.net: il 27% degli studenti si impegna, vicini soprattutto ai bambini con difficoltà

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Il 27% degli studenti ha fatto, almeno una volta, volontariato. Tra chi lo fa attualmente, la maggioranza ha deciso di dedicarsi a bambini o minori in difficoltà e a portatori di handicap. La scuola fa la sua parte: 1 su 6 partecipa ad attività di volontariato proprio grazie al suo istituto scolastico. Skuola.net ha effettuato questa ricerca in occasione della quinta edizione del Festival del Volontariato.

(quivercellioggi.it)

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L’impegno degli studenti nella società civile: grande riscontro per il volontariato. In occasione della quinta edizione del Festival del Volontariato, Skuola.net ha chiesto agli studenti di che tipo è il loro impegno per le tematiche più calde della società civile. Il dato è confortante: ben 1 ragazzo su 4 del campione (il 27%) composto da circa 1200 studenti di età tra gli 11 e i 21 anni, ha dichiarato di aver fatto almeno una volta nella sua vita il volontario. Analizzando gli intervistati per età, genere e provenienza, è emerso che i più attivi su questo fronte hanno tra i 18 e i 21 anni, provengono dal nord Italia e sono per lo più ragazze. Ben 1 su 10 del totale fa attualmente e abitualmente volontariato: di questi, 1 su 3 collabora con associazioni di tipo non religioso, mentre circa il 23% partecipa alle attività della parrocchia o di associazioni di tipo religioso.

Anche la scuola fa la sua parte: ben 1 su 6 fa infatti volontariato con la sua scuola. Il dato conferma il ruolo scolastico a favore delle tematiche sociali e ambientali più delicate del nostro paese e l’impegno del Miur in tal senso. C’è poi chi fa volontariato tramite gli Scout (14%) e individualmente (11%). Le tematiche verso le quali gli studenti sono più sensibili sono sicuramente l’aiuto a bambini e minori in difficoltà e il sostegno a persone afflitte da handicap. Si sono dedicati a questo tipo di volontariato rispettivamente il 28% e il 16% dei ragazzi volontari. Tuttavia non manca l’attenzione verso gli anziani (11%) e lo sforzo per l’integrazione o il supporto di stranieri o minoranze (9%).

Perché i giovanissimi fanno volontariato? Sebbene queste attività possano fruttare qualche credito scolastico in più a fine anno, andando ad aumentare il punteggio del voto finale di diploma, non è per fini utilitaristici che gli studenti decidono di muoversi verso l’impegno. Il 73% lo fa per aiutare le altre persone. Il 13% ammette di farlo per entrambi i motivi, cioè fare una buona azione e prendere crediti preziosi per la scuola. Quando il volontariato rimane un’esperienza isolata, è semplicemente perché non si è più avuto (o cercato) occasione per ripeterla. E’ così per 3 ragazzi su 5. Pochissimi, invece, smettono di fare volontariato perché hanno vissuto l’attività in modo negativo (2%) o perché una volta ottenuti i crediti scolastici, non hanno più trovato la motivazione per impegnarsi (8%). Un problema sentito è invece non riuscire ad avere tempo a sufficienza per dedicarsi al volontariato (19%). (ANSA)

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