1 Aprile 2015

Stipulato un accordo fiscale tra l’Italia e la Città del Vaticano. Scambio di informazioni sulle imposte a partire dal 2009

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Accordo di cooperazione fiscale tra Italia e Santa Sede. E’ la prima volta che il Vaticano sottoscrive un accordo di questo tipo. Uno scambio che riguarderà i periodi d’imposta a partire dal primo gennaio 2009.

Due guardie svizzere in Piazza San Pietro (fanpage.it)

Due guardie svizzere in Piazza San Pietro (fanpage.it)

L’accordo fiscale tra Italia e Città del Vaticano. La Convenzione, firmata oggi dal ministero dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dal segretario per i Rapporti con gli Stati, Paul Richard Gallagher, nasce dalle riforme introdotte a partire dal 2010 e dalla creazione presso la Santa Sede di Istituzioni con specifiche competenze in materia economica e finanziaria. In linea con il processo in atto verso l’affermazione a livello globale della trasparenza nel campo delle relazioni finanziarie, la Convenzione recepisce il più aggiornato standard internazionale in materia di scambio di informazioni (articolo 26 del Modello Ocse) per disciplinare la cooperazione tra le autorità competenti delle due Parti contraenti.

Imposti obblighi fiscali relative alle attività finanziarie di enti, persone fisiche o giuridiche residente in Italia, ma operanti nella Santa Sede. La Convenzione, a partire dalla data di entrata in vigore “consentirà il pieno adempimento, con modalità semplificate, degli obblighi fiscali relativi alle attività finanziarie detenute presso enti che svolgono attività finanziaria nella Santa Sede da alcune persone fisiche e giuridiche fiscalmente residenti in Italia. Gli stessi soggetti potranno accedere ad una procedura di regolarizzazione delle stesse attività, con i medesimi effetti stabiliti dalla legge n. 186/2014”. La Convenzione firmata tra il ministero dell’Economia e il Vaticano in materia fiscale “attua quanto previsto dal Trattato del Laterano relativamente all’esenzione dalle imposte per gli immobili della Santa Sede indicati nello stesso Trattato”.

Infine è integrato nella Convenzione lo Scambio di note del luglio 2007 tra il Ministero degli Affari Esteri e la Segreteria di Stato, che prevede la notifica per via diplomatica degli atti tributari ad enti della Santa Sede. (ADNKRONOS)

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