5 Gennaio 2015

In Italia reati in crescita nel 2014: a Cuneo le rapine sono aumentate del 42%

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Le grandi città, come Milano, Bologna e Trento, hanno fatto registrare anche nel 2014 un aumento significativo dei reati. Le denunce relative a scippi ed estorsioni sono incrementate nel capoluogo lombardo, rispettivamente, del 16,7% e del 9,1%, mentre nella città felsinea nel secondo semestre 2014 le rapine sono cresciute del 10%. A Trento invece i furti hanno fatto registrare un +15%.

(tuttoggi.info)

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Aumento dei reati sia nelle grandi città che nelle piccole. Nel 2014 città come Milano, Bologna e Trento hanno registrato un significativo aumento dei reati: a Milano gli scippi e le estorsioni sono arrivate al 16,7% e al 9,1%, mentre le rapine sono cresciute del 10% nel secondo semestre 2014. Non va meglio nelle piccole realtà, basti pensare che ad Arezzo lo scorso anno c’è stata una rapina ogni 4 giorni mentre a Cuneo le rapine sono aumentate del 42%. Incremento dei furti anche a Siracusa con un balzo del 7%. Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, che cita cifre e numeri elaborati dall’ufficio studi del sindacato sulla base di dati ufficiali del Viminale e delle altre forze dell’ordine.

I tagli dell’ultima legge di stabilità previsti alle donne e agli uomini in divisa sono preoccupanti. “Si tratta di dati che devono far riflettere – dice Tonelli – e che devono soprattutto far comprendere a chi ha responsabilità politiche e di governo che cosi non possiamo andare avanti. Purtroppo anche l’ultima legge di stabilità ‘massacra’ donne e uomini in divisa con tagli pesanti che incidono su organici, mezzo e strutture, senza contare l’ormai prossima chiusura di 251 presidi di polizia. I tagli agli organici, in particolare – sottolinea – si riflettono soprattutto nei settori operativi: l’assenza di 18.000 operatori nella sola Polizia di Stato e di 40.000 uomini in tutte le Forze dell’Ordine debilita fortemente il potere di prevenzione e quello di repressione dell’apparato della sicurezza”.

I problemi legati al codice penale e alla procedura penale. “Non parliamo poi – conclude il leader del Sap – dei problemi legati al codice penale e alla procedura penale, oltre alle previsioni contenute nella legge delega 67/2014, che riguarda la parziale depenalizzazione dei reati la cui pena è inferiore a 3 anni. Senza un’inversione di tendenza, il quadro negativo relativo alla sicurezza nel nostro Paese non potrà che aggravarsi nel 2015”. (ADNKRONOS)

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