31 Dicembre 2014

Capodanno, tra crisi e tradizione si punta al cenone low-cost. E’ record per lo spumante italiano

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“Si può fare un cenone o un pranzo di Capodanno low cost, risparmiando senza rinunciare alle tradizioni di famiglia”. Parola di Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori, che, per l’occasione, ha realizzato una guida pronta a l’uso per famiglie e gruppi di amici. E’ record storico, invece, per lo spumante italiano con oltre 220 milioni di tappi che salteranno tra Italia ed estero per le feste di fine anno.

(2night.it)

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Si può contenere la spesa senza rinunciare alla qualità per il cenone di Capodanno. “Scegliendo con cura il canale di vendita – spiega – a seconda dei prodotti da acquistare, si può contenere la spesa senza rinunciare ad alcuna prelibatezza. Differenziando il tipo di esercizio si possono avere risparmi notevoli che possono arrivare anche al 40%”. L’Unione nazionale consumatore suggerisce di “scegliere con cura il canale di vendita: discount, supermercato, ipermercato, negozio, mercato. Non ce n’è uno che è sempre più vantaggioso rispetto all’altro, dipende dal tipo di prodotto (se frutta o carne ad esempio) e dalle offerte in corso. Riducete i quantitativi – avverte – e comprate pure tutti i tipi di affettati che volete, ma ricordatevi che deve durare al massimo fino all’indomani, non fino all’Epifania. Idem per la frutta e tutto il resto. Andate con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. Avete tutto il tempo per prepararla senza scordare nulla e decidere i relativi quantitativi. Eviterete sprechi e acquisti inutili”.

Il consiglio dell’Unione dei Consumatori: attenti alle scadenze. L’Unc dice anche “no alle primizie: per le feste i negozi si riempiono dei frutti più strani e singolari che provengono da tutti i paesi possibili e immaginabili, ma è sempre consigliato acquistare frutta e verdura di stagione. Durante le feste si ha fretta di acquistare e inevitabilmente – avverte – non si presta attenzione a molte cose, come la scadenza dei prodotti. Ricordatevi che il passo dallo scaffale del supermercato alla spazzatura può essere breve, specie nel periodo natalizio. Attenti anche ai pacchi regalo, che possono contenere prodotti in scadenza. Specie nella grande distribuzione si offrono – ricorda l’Unione nazionale consumatori – alcuni prodotti sottocosto. Sono i cosiddetti prodotti ‘civetta’, fatti per attirarvi nel supermercato e poi vendervi anche tutto il resto. Approfittatene, ma attenti alle scadenze, che potrebbero essere ravvicinate. Alcune offerte promozionali sono realmente vantaggiose, altre no. Verificate, quindi, con attenzione l’effettiva convenienza sia in termini di prezzo (è effettivamente più basso?) che di quantità (vi servono tre confezioni o ve ne basta una?)”.

La scelta di cesti gastronomici e spumanti. “I cesti gastronomici – precisa – sono un regalo utile e gradito, ma fate attenzione: non sempre i prodotti offerti, poi, sono di qualità. Passando alle bevande: ottime marche di spumanti italiani a prezzi ragionevoli. Fatevi consigliare da qualche amico che se ne intende. E’ inoltre importante scegliere spumanti -precisa ancora- a fermentazione naturale in luogo di vini gassificati, ai quali viene aggiunta anidride carbonica al termine del processo di lavorazione proprio per permettere di stappare la bottiglia per il brindisi”.

E’ record per lo spumante italiano. Si tratta di record storico, infine, per lo spumante italiano con oltre 220 milioni di tappi che salteranno tra Italia ed estero per le feste di fine anno. E’ quanto stima la Coldiretti sottolineando che si tratta di un risultato frutto del boom all’estero dove per le sole festività di fine anno salgono a 170 milioni le bottiglie di spumante stappate, il 24% in più. Nel nostro Paese invece si stima che salteranno poco meno di 50 milioni di tappi di spumante made in Italy per un valore al consumo intorno a 420 milioni di euro. L’89% degli italiani non rinuncia allo spumante mentre – sempre secondo la Coldiretti – appena il 14% sceglie lo champagne per un totale di 2,4 milioni di pezzi, compresi i regali. Si tratta di una spesa “sostanzialmente stabile in linea con quanto avvenuto durante l’anno con una produzione italiana di circa 450 milioni di bottiglie di spumante, delle quali circa il 95% con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico che differisce perchè la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato”. Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale sorprendentemente – sottolinea la Coldiretti – il cotechino o lo zampone che viene gustato a tavola da 3 italiani su quattro (73%), spesso in accoppiata con le lenticchie (78%). L’interesse verso i cibi della tradizione popolare segna un capodanno 2015 particolarmente casalingo con quasi 2 italiani su tre (64%) che consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione (34%) e chi è stato invitato da amici o parenti (30%). Il risultato – conclude la Coldiretti – è una spesa media per la tavola di 76 euro a famiglia. (ADNKRONOS)

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