19 Ottobre 2014

La Lega Nord in Duomo a Milano: “Stop all’invasione”. Srotolato striscione di protesta: “Milano ha accolto sempre tutti, anche i leghisti”

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Dai Bastioni di Porta Venezia fino a piazza Duomo. Ieri la Lega Nord è scena in strada per il corteo a Milano contro l’immigrazione e l’operazione Mare nostrum. “Secessione, secessione, secessione”, “Milano libera”, “Fuori dai confini” sono stati alcuni degli slogan scanditi da alcune migliaia di persone che durante il percorso, all’altezza di Palazzo Marino, hanno alzato i decibel per gridare il loro “no” alla costruzione della moschea nel capoluogo lombardo.  “Siamo centounomila”, dice il segretario, vedendo la folla che impiega due ore ad arrivare, tutta, da Porta Venezia. Meno della metà, secondo stime più prudenti. Fischi e insulti, invece, da un balcone di piazza Duomo, dove è stato srotolato uno striscione contro la Lega Nord, mentre sul palco iniziavano gli interventi. “Milano ha accolto sempre tutti, anche i leghisti”.

(huffingtonpost.it)

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Le parole del leader della Lega Nord, Matteo Salvini. “E’ la svolta della gente per bene” ha detto il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, sottolineando la presenza in piazza di esponenti di Casapound e anche di “gente di sinistra”. “Noi siamo qui non perché siamo contro gli stranieri, contro gli immigrati, ma perché siamo contro i clandestini”, ha detto Salvini dal palco. “Migliaia e migliaia di disperati che vengono da noi – ha aggiunto – significano una concorrenza sleale nei confronti dei nostri lavoratori e non ne abbiamo bisogno. Bisognerebbe fare come gli altri Paesi, difendere i confini e aiutare chi ha bisogno nel loro Paese, prima vengono gli italiani, altrimenti è razzismo al contrario”. Matteo Salvini ha richiamato l’interesse anche dal Centro e dal Sud Italia, poi l’annuncio: “Martedì sarò a Strasburgo e chiederò, con i nostri alleati e con Marine Le Pen, che venga sospeso Schengen e che vengano controllati i confini”. L’emergenza vera, ha aggiunto, “è a Bruxelles dove attorno a un tavolo siedono loschi banchieri. Oggi siamo qui in tanti, ma la prossima volta saremo buoni ma non fessi e questo è l’ultimo avviso che lanciamo a Bruxelles”. Infine Salvini ha apostrofato il corteo anti-Lega come “Centri sociali sfigati”, un “one-man-show” che ha guidato in maglietta il corteo suggerendo al megafono gli slogan, come quando ha fermato tutti davanti al Comune di Milano per urlare al sindaco Pisapia che “la moschea non la vogliamo”.

Umberto Ambrosoli, del Patto Civico: “La manifestazione leghista dimostra un provincialismo retrogrado”. Per Umberto Ambrosoli del Patto Civico “la parata leghista contro gli immigrati non fa onore né alla città né alla Lombardia. È solo la dimostrazione di un provincialismo retrogrado e che peraltro si dimostra cieco di fronte a quella che specialmente al Nord, e nella nostra regione in particolare, rappresenta un dato di fatto incontrovertibile: la vera ricchezza del nostro territorio è dovuta in larghissima parte al lavoro degli immigrati e alla loro presenza in quasi tutti i settori di sviluppo”. Ambrosoli sottolinea, invece, il suo pieno sostegno alla posizione della Caritas. “Soffiando sul razzismo per pura propaganda di partito – continua Ambrosoli – non si risolve nessun problema. Se ci apriamo al mondo, possiamo svolgere un nostro ruolo di tolleranza e di mediazione”.

Il corteo anti-Lega Nord di piazza Santo Stefano. I centri sociali hanno organizzato una contro-manifestazione, dal titolo “Milano meticcia-antirazzista-antifascista”, in segno di protesta contro la manifestazione della Lega Nord. I partecipanti al corteo hanno sfoggiato caricature in polistirolo di Salvini, Maroni e Borghezio, bandiere rosse e slogan anti-Lega e contro Casa Pound. Solo momenti di tensione si sono registrati in piazza Santo Stefano, quando alcune persone hanno lanciato in aria dei fuochi d’artificio mentre un ragazzo si è arrampicato in cima a una gru senza misure di sicurezza né protezioni, piazzando a metà altezza una bandiera rossa e un fumogeno. Alla manifestazione, secondo gli organizzatori, avrebbero partecipato diecimila persone mentre per la Questura sarebbero non più di duemila-tremila.

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