Portare anche in Italia le pratiche del commercio equo e solidale, applicate da 25 anni nel Sud del mondo, per sostenere i piccoli produttori del nostro Paese valorizzandone i prodotti agroalimentari e artigianali. E’ questa la linea guida di Altromercato, la maggiore organizzazione dal fair trade della Penisola, lancia il Manifesto del Solidale Italiano e fa asse con Aiab (agricoltura biologica), con le cooperative di Cgm e con Slow Food.
Gli obiettivi dell’alleanza per sviluppare il commercio equo e solidale. Garantire salari e prezzi equi per chi produce e per chi consuma, costruire filiere dirette, trasparenti e tracciabili a tutela dei consumatori, facilitare la distribuzione dei prodotti provenienti da economie socialmente responsabili, coinvolgere un sempre maggior numero di produttori, attraverso l’applicazione di criteri chiari, e verificabili.
La presentazione dell’iniziativa a Milano e la soddisfazione di Vittorio Rinaldi, presidente di Altromercato. “Siamo riusciti a dare vita ad un’inedita alleanza che ci permetterà di realizzare un progetto forte, con prospettive di lungo termine, che auspichiamo possa essere di riferimento per il lavoro futuro e per l’imprenditoria italiana”.
I risultati ottenuti dall’Osservatorio Altromercato. I numeri sembrano essere dalla sua parte: secondo l’Osservatorio Altromercato un italiano su tre si impegna quotidianamente adottando comportamenti di responsabilità individuale e sociale, equità e solidarietà: in un anno risulta essere cresciuto dal 27% al 29% il numero di persone che fanno del vivere responsabile uno stile di vita. (ANSA)
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