20 Settembre 2014

Si chiude il Roma Fiction Fest: il trionfo della serie tv “Gomorra”, di “donna Imma” e di “Genny”

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Si è chiuso ieri all’Auditorium Parco della Musica l’ottava edizione del Roma Fiction Fest, la prima sotto la direzione artistica di Carlo Freccero, promossa dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio, organizzata da Apt (Associazione Produttori Televisivi) e Sviluppo Lazio. Nella categoria delle serie italiane trionfo annunciato per “Gomorra” che conquista 5 premi: miglior serie italiana, miglior attrice Maria Pia Calzone (Imma Savastano); miglior sceneggiatura di una serie italiana a Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino, Maddalena Ravagli, menzione speciale al miglior attore non protagonista, Salvatore Esposito (Genny Savastano). La serie, inoltre, lunedì debutterà al cinema in 200 sale del circuito “The Space” e verrà proiettata per 4 lunedì consecutivi. Per le serie internazionali vince, anche qui senza sorprese, “House of Cards – Gli intrighi del potere” (di cui ieri sono state proiettate le prime due puntate).

I protagonisti di "Gomorra - La Serie", che ha trionfato al Roma FIction Fest (huffingtonpost.it)

I protagonisti di “Gomorra – La Serie”, che ha trionfato al Roma FIction Fest (huffingtonpost.it)

Soddisfatto al termine della manifestazione in direttore artistico Carlo Freccero. “Il mio obiettivo era quello era far esplodere una discussione intellettuale su cosa vuol dire oggi produrre fiction, fare televisione e soprattutto pensare cosa sarà la televisione del futuro, anche perché credo che finalmente le cose vadano fatte avendo una visione politico – culturale”. Così, Carlo Freccero durante la conferenza stampa di chiusura. “Un festival è qualcosa di avanguardia e non di retroguardia – ha proseguito Freccero e ha ribadito – l’ho voluto fare in questa direzione, fornendo al pubblico le linee di lettura di questi generi nuovi che si affacciano, e facendo sì che serva ai produttori televisivi, che cercano di ripensare questo lavoro”. Il direttore artistico ha poi spiegato: “So che il termine avanguardia in questo momento fa paura in una cultura di quantità e non di qualità, di conformismo e non di rotture, di ripetizione-ritornello e non di fratture. Ma ho voluto fare una cosa rivolta ad un pubblico specializzato, di addetti ai lavori – ha aggiunto – perché credo sia arrivato un momento importante: la tv sta acquistando quella sua autorevolezza e consapevolezza di essere ormai un medium complesso, per articolarsi in più discorsi. E a dimostrarlo appunto proprio la fiction e la battaglia in cui avviene lo scontro tra tv di conservazione e di innovazione”. “Quello che mi interessa – ha concluso il direttore artistico – è aver indicato un lavoro diverso e una politica culturale diversa, perché credo che sia molto importante che i festival siano anche questo e non solamente una carnevalata”.

Soddisfatto dell’edizione del Roma Fiction Fest anche Marco Follini, presidente dell’Associazione produttori televisivi: “Siamo riusciti nell’intento di offrire cose diverse e lanciare due messaggi importanti: il primo che nell’universo audiovisivo la fiction ha valore, e il secondo che nella fiction il processo creativo importante e ha valenza artistica. Per il futuro forse potremmo riflettere se non convenga anticipare di qualche settimana il festival, per esigenze di lavorazione dei prodotti. Resta il fatto che è stata una settimana molto positiva, stavamo pensando al mese di luglio”.

Questi i premi assegnati dalle giurie che sono stati consegnati ieri sera durante la cerimonia di chiusura dell’ottava edizione del Roma Fiction Fest. Premio al Miglior Prodotto italiano assegnato ai registi, produttori e broadcaster a “Gomorra” (una produzione Sky, Cattleya, Fandango per Sky Atlantic HD, regia Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini). Premio alla Miglior Attrice Italiana ex aequo a Maria Pia Calzone per il ruolo di Imma Savastano in “Gomorra” e a Micaela Ramazzotti per il ruolo di Francesca Osti in “Un matrimonio” (una produzione Duea Film per Rai Fiction, regia di Pupi Avati). Premio al Miglior Attore Italiano a Luca Zingaretti per il ruolo di Adriano Olivetti in “Adriano Olivetti – La forza di un sogno” (una produzione Casanova Multimedia per Rai Fiction, regia di Michele Soavi) e per quello di Alberto Lenzi ne “Il giudice meschino” (una produzione Italian International Film per Rai Fiction, regia di Carlo Carlei). Premio al Miglior Produttore Italiano ad Angelo Barbagallo per “Non e’ mai troppo tardi” (una produzione BiBi Film Tv per Rai Fiction, regia di Giacomo Campiotti). Premio al Miglior Canale dell’anno per programmazione italiana non assegnato. Premio Speciale della Giuria ai giovanissimi interpreti di “Braccialetti rossi”: Carmine Buschini, Brando Pacitto, Aurora Ruffino, Mirko Trovato, Pio Luigi Piscicelli, Lorenzo Guidi (una produzione Palomar per Rai Fiction, regia di Giacomo Campiotti). Menzione Speciale della Giuria al Miglior attore non protagonista Salvatore Esposito per il ruolo di Genny Savastano in “Gomorra”. (AGI)

I premi della sezione Concorso fiction tv edita Internazionale: Premio alla Miglior Nuova Serie TV Internazionale (assegnato al broadcaster) a “House of Cards – Gli intrighi del potere” (una produzione Netflix per Sky Atlantic HD), Premio al Miglior Interprete e/o Personaggio Televisivo Internazionale a Walter White (Bryan Cranston) per “Breaking Bad” (una produzione Sony Pictures Television per AXN), Premio al Miglior Canale dell’anno per programmazione internazionale a Fox Crime, Menzione speciale della Giuria per l’interpretazione corale ad “Orange is the New Black” (una produzione Lionsgate per Infinity).

Gli ultimi premi assegnati. Premio “Francesco Scardamaglia” alla Miglior Sceneggiatura di un’opera italiana a Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino, Maddalena Ravagli per “Gomorra”, Menzione speciale della Giuria ad Alessandro Sermoneta, Marco Turco ed Elena Bucaccio per la sceneggiatura di “Altri tempi” (una produzione 11 Marzo Film per Rai Fiction, regia di Marco Turco). Infine, Premi Excellence Award assegnati dal Roma Fiction Fest a Howard Gordon (produttore e creatore di “Tyrant”, “Homeland”, “24”, etc.), a Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei, a Taodue di Pietro Valsecchi. (AGI)

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