12 Giugno 2014

“Falsi invalidi” a Ragusa: la procura indaga 121 persone, tra loro anche un finanziere ed alcuni medici

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Un vero e proprio sistema collaudato è stato quello che ha portato la Procura di Ragusa nell’indagine “Guido Tersilli”, il famoso dottore interpretato da Alberto Sordi, ad indagare su presunti falsi invalidi. Ben 121 persone hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, tra di loro anche un finanziere e alcuni medici.

Foto di repertorio (cgilumbria.it)

Foto di repertorio (cgilumbria.it)

La truffa dei falsi invalidi e la presenza di un finanziere nell’inchiesta “Guido Tersilli” a Ragusa. C’è anche un finanziere tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Ragusa per una truffa da un milione di euro ai danni dell’Inps con il sistema di graduatorie “ritoccate” a beneficio di falsi invalidi. Agli indagati che sono complessivamente 121, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

L’indagine e i rapporti tra gli indagati. Si attende ore che sia fissata l’udienza dinanzi al Gup. Le persone coinvolte nell’inchiesta originariamente erano 197, ma nel corso dell’attività investigativa c’è stata una la scrematura di 76 soggetti, in larga parte presunti falsi invalidi la cui posizione si è rivelata marginale. A carico del finanziere sopracitato, ancora in servizio, si ipotizza il reato di rivelazione e di utilizzazione di segreto d’ufficio in concorso con una sua conoscente vicina allo staff dell’allora deputato regionale, Innocenzo Leontini, già da tempo indagato. La donna avrebbe ricevuto telefonate dal finanziere su particolari secretati dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza, e a sua volta telefonato alla sede della segreteria del politico di Ispica, a suo tempo oggetto di perquisizione.

L’indagine è stata chiamata dagli investigatori “Guido Tersilli”, nome dal medico “maneggione” nell’omonimo film di Alberto Sordi. Tra le persone coinvolte ci sono anche 32 medici che si sono succeduti nelle commissioni esaminatrici d’invalidità e ai quali viene contestata pure la pesante accusa di associazione per delinquere. Gli altri indagati devono rispondere pure di truffa aggravata e continuata in concorso allo Stato e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici aggravato e continuato. Tra questi, oltre al già citato Leontini, pure il suo collega ex deputato Riccardo Minardo, per i quali i giudici del tribunale della libertà di Catania hanno nel frattempo rigettato l’appello proposto dall’allora procura di Modica sulla custodia cautelare, ritenendo inammissibili gli atti per un cavillo procedurale. Tra gli indagati figurano pure dipendenti dell’Asp, una mezza dozzina di componenti dello staff delle allora due segreterie politiche di Minardo e Leontini, mentre sono stati nel frattempo prosciolti pure alcuni consiglieri comunali di Ragusa, Modica e Ispica.

Sono circa un centinaio invece i presunti falsi invalidi, accusati di concorso in truffa aggravata. Secondo l’accusa esisteva un sistema per la concessione indebita di pensioni di invalidità sulla base di dichiarazioni mendaci grazie all’interessamento di politici e medici conniventi che avrebbero permesso di scavalcare in graduatoria gli altri aventi diritto. I falsi invalidi si sarebbero assicurati agevolazioni fiscali per l’acquisto di farmaci o impianto di protesi, pensioni di accompagnamento, esenzioni ticket e iscrizioni nelle liste di collocamento di persone con disabilità.

(agi.it)

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