6 Giugno 2014

Cortina perde i Mondiali di sci 2019. Malagò: “Le ultime vicende Expo e Mose non hanno aiutato”

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Cortina perde oggi l’ennesima occasione per coronare il suo sogno mondiale. A Barcellona la candidatura della cittadina ampezzana ai Mondiali di sci del 2019 deve cedere il passo alla svedese Are che finisce per prevalere sul filo di lana, con 8 voti contro i 9 della rivale veneta.

© www.giuseppeghedina.com (impianticortina.it)

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Era alla quarta candidatura per i mondiali di sci alpino, dopo i tentativi sfortunati per le edizioni 2013 (andata a Schladming), del 2015 (conquistata dagli Stati Uniti) e del 2017 (per la quale preferì ritirarsi). “Questa è un’ingiustizia: meritavamo di vincere a noi – è il commento a botta calda dei cortinesi -. Hanno prevalso il business e le pressioni diplomatiche indebite”. Nessuna remora a far intendere giochini poco chiari dietro l’incoronazione di Are. “Avevamo un progetto che dava spazio alla crescita di un squadra di giovani motivati – sottolinea il Comitato ampezzano – tutte le autorizzazioni necessarie, il sostegno incondizionato dell’Italia intera, un dossier improntato allo sviluppo ecosostenibile, al rispetto dell’ambiente e al progresso dello Sport. Tutti – e soprattutto gli addetti ai lavori – sapevano che meritavamo di vincere”.

Per spiegare la sconfitta si chiamano in causa due cause principali: “la prima è una forte pressione diplomatica e di interessi consolidati che ha introdotto un indebito elemento di squilibrio facendo pendere la bilancia a favore della località svedese – attacca il presidente del Comitato Enrico Valle – Oltre a ciò, le notizie filtrate dall’Italia, ovvero l’ondata di spettacolari azioni giudiziarie che si sono concretizzate proprio in concomitanza con la presentazione della candidatura non hanno certamente aiutato, dipingendoci, agli occhi dei delegati, come un Paese inaffidabile nel quale non è possibile organizzare grandi eventi”.

A tagliare le gambe alle speranze mondiali di Cortina vi sarebbe stata dunque la doppia ombra giudiziaria, che nella perla delle Dolomiti ha travolto 19 tra vigili urbani e funzionari comunali, tra cui il sindaco ‘esiliato’ Andrea Franceschi, per una vicenda che riguarda l’indebita appropriazione di multe e che a Venezia ha fatto esplodere il caso degli appalti a suon di tangenti per il Mose. A uscirne scalfita, si sottolinea da più parti, è stata per questo la stessa immagine italiana. Il primo a parlare di una scelta a dir poco incomprensibile è stato il governatore veneto Luca Zaia. “E’ scandaloso – scandisce da Barcellona – questo non e’ sport”.

“Cortina aveva assolutamente le carte in regola per vincere. Le ultime vicende Expo e Mose non hanno aiutato ma è inutile stare qui a rimpiangere per quel voto. Dobbiamo guardare avanti e voltare pagina”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò commenta la sconfitta di Cortina che ha perso ieri la corsa con la svedese Are per ospitare i Mondiali di sci 2019. “Stanotte non ho dormito – dice – c’è stata una grande delusione da parte mia e di tutto il mondo sportivo. C’avevamo messo la faccia”.

(ansa.it)

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