16 Aprile 2014

Il ddl sul voto di scambio è legge. Caos M5S in aula, Gratteri: “Pena troppo lieve”

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L’aula del Senato ha approvato il ddl che punisce, con la pena da quattro a dieci anni, il voto di scambio politico-mafioso. A favore si sono espressi 191 senatori, 32 i contrari, 18 gli astenuti. Il Movimento Cinque Stelle ha votato contro, la Lega si è astenuta sul provvedimento che, avendo già avuto il via libera della Camera (in tutto vi sono sono state quattro letture), diventa legge.

(giornalettismo.com)

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Il via libera è arrivato al termine di seduta tormentata a palazzo Madama, tanto che il presidente del Senato Pietro Grasso ha prima richiamato e poi espulso i senatori M5S Alberto Airola e Vincenzo Santangelo. Dai banchi M5S arrivavano proteste e urla che hanno indotto Grasso a ricordare perentoriamente che “in quest’aula l’ordine lo tengo io” e ha ricordato ai grillini che “in quest’aula si deve poter parlare così come ieri avete parlato voi…”.

Il Movimento Cinque Stelle ha inoltre interrotto l’intervento del senatore Fi Giacomo Caliendo. E Grasso, dopo aver sospeso per qualche istante i lavori, è arrivato a minacciare espulsioni “di gruppo”. Dai banchi dei grillini, a un certo punto, sono state esposte fotografie che accostavano Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In precedenza, alla conclusione dell’intervento in dichiarazione di voto del collega Mario Giarrusso, avevano intonato cori, scandendo le parole: “Fuori la mafia dallo Stato”.

“Grasso ha messo la tagliola sul 416-ter. Ho chiesto di parlare per due giorni, me lo ha impedito! Stanno facendo uno sconto alla mafia, io non ci sto! E per questo sono stato espulso dall’aula. Grasso…”, ha scritto su Facebook Santangelo subito dopo essere stato espulso dall’Aula.

“La pena mi pare troppo lieve rispetto alla gravità del fatto”, ha commentato con l’Adnkronos il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri.

“L’approvazione di questa legge, attesa da quasi trent’anni, è un’ottima notizia per il Paese ed entrerà in vigore subito, in tempo per la campagna elettorale delle europee”, ha commentato dal canto suo il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda prendendo di mira l'”ostruzionismo rissoso” del M5S. “Con il voto di oggi al Senato, il Paese si è dotato di un efficace normativa in grado di colpire l’intreccio politico mafioso che si realizza nello scambio elettorale tra parti della politica e mafia”, dichiara il senatore Enrico Buemi, capogruppo Psi in commissione Giustizia e in Antimafia e relatore del ddl. “L’articolo 416-ter del Codice penale così modificato colpirà, attraverso la definizione circostanziata e garantista del reato – continua il senatore socialista – il sodalizio politico elettorale che si sostanzia nella promessa di voti da parte dell’organizzazione e del mafioso per ottenere in cambio non solo denaro, ma ogni altra utilità.”

“Abbiamo uno strumento in più contro le mafie. E si toglie spazio alla zona grigia”, quella dei colletti bianchi e delle connivenze con le organizzazioni criminali, commenta il sì al ddl contro il voto di scambio politico mafioso Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, ribadendo “il giudizio positivo sulla norma”.

(adnkronos.it)

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