14 Aprile 2014

Nasa, domani la prima eclisse del 2014. In attesa della Luna Rossa

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Conto alla rovescia per la prima eclissi dell’anno. Martedì 15 aprile il nostro satellite entra nel cono d’ombra della Terra dando vita allo spettacolo della Luna Rossa.

(link2universe.net)

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L’eclissi totale sarà ben visibile per gli osservatori dell’emisfero occidentale (cioè coloro che si trovano ad ovest del Meridiano di Greenwich) e in particolare per chi è negli Stati Uniti. Il fenomeno comincerà la mattina del 15 alle 2 (EDT – orario dell’America settentrionale, sei ore in meno rispetto al nostro Paese) e raggiungerà il suo massimo intorno alle 3.45 (EDT).

“Gli Stati Uniti saranno in una posizione orbitale privilegiata per osservare l’eclissi – si legge sul sito della Nasa -. A seconda delle condizioni climatiche locali, il pubblico potrà assistere a una vista spettacolare guardando verso il cielo e osservando come l’aspetto della Luna cambierà dall’arancione brillante al rosso sangue, al marrone scuro e forse al grigio. L’eclissi è un fenomeno che si verifica quando la Terra, la Luna e il Sole sono in perfetto allineamento e la Luna è coperta dall’ombra della Terra”.

Per gli appassionati che non potranno ammirare direttamente l’eclissi sarà possibile seguire l’evento attraverso il sito dell’agenzia governativa americana che per l’occasione ha messo in piedi una copertura multimediale dell’evento. Gli utenti potranno condividere le immagini su Instagram e sul gruppo Flickr dell’agenzia. Per seguire in tempo reale l’evento la Nasa mette a disposizione i sui canali tv.

Da tenere a mente i prossimi appuntamenti dell’anno. Il 29 aprile ci sarà un’eclissi solare anulare, l’8 ottobre la seconda eclissi di Luna dell’anno, mentre il 23 ottobre sarà possibile ammirare un’eclissi parziale di Sole.

Una curiosità: le due eclissi di Luna del 2014 sono le prime di quattro consecutive nel giro di due anni (le prossime due nel 2015), una serie conosciuta col nome di tetrade, un fenomeno piuttosto raro. “L’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli – si legge sul sito della Nasa – ha osservato che la frequenza delle tetradi è variabile nel tempo. Ha notato che le tetradi sono state relativamente numerose in un intervallo di 300 anni, mentre nessuna si è verificata durante i successivi 300 anni. Per esempio, non ci sono tetradi dal 1582 al 1908, ma ve ne sono 17 nei successivi due secoli e mezzo dal 1909 al 2156”.

(adnkronos.it)

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