Oltre 530.000 alunni si sono iscritti al primo anno delle superiori.Il 50,1% ha optato per un percorso liceale, il 30,8% per un Istituto tecnico, il 19,1% per un Istituto professionale. Fa il pieno di domande, oltre 4.000, l’indirizzo Sportivo dello Scientifico, al suo debutto ufficiale a settembre.
Con 121.686 richieste di iscrizione è il liceo Scientifico l’indirizzo in testa alle preferenze degli studenti che a settembre affronteranno il primo anno delle scuole superiori. L’istituto Alberghiero, con 48.867 domande, è il secondo percorso di studi più scelto in Italia per il prossimo anno scolastico, il 2014/2015. Salgono le quotazioni del Linguistico, preferito da 47.161 ragazzi, con un incremento di 0,6 punti percentuali rispetto a un anno fa. Fa il pieno di domande, oltre 4.000, l’indirizzo Sportivo, al suo debutto ufficiale a settembre.
Sono alcuni dei primi risultati sulle iscrizioni alle scuole secondarie di II grado elaborati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I numeri definitivi saranno pubblicati nel mese di aprile. Cifre e percentuali scattano la fotografia delle scelte operate dai ragazzi e dalle famiglie. Oltre 530.000 alunni si sono iscritti al primo anno delle superiori. Il 50,1% ha optato per un percorso liceale, il 30,8% per un Istituto tecnico, il 19,1% per un Istituto professionale. Continua l’incremento di iscrizioni nei Licei (+1,2 punti percentuali), calano Tecnici (-0,4) e Professionali (-0,8). Fra le passioni dei ragazzi, le lingue, l’informatica, l’enogastronomia, il turismo, l’agro-alimentare. Famiglie e studenti, insomma, manifestano interesse per indirizzi che offrono prospettive concrete e competenze subito spendibili nel mondo del lavoro. Vengono privilegiati corsi che aprono al contesto internazionale e ai settori chiave della produzione del Made in Italy.
Oltre 266.000 studenti hanno scelto un indirizzo liceale. Le domande sono in crescita rispetto allo scorso anno. Lo Scientifico resta il più amato con il 22,9% di iscritti sul totale nazionale: nel dettaglio, tiene l’opzione delle Scienze applicate (6,3%), quella in cui l’area scientifico-tecnologica è più forte, mentre l’indirizzo tradizionale cala di 0,6 punti percentuali. Grande successo per le sezioni sportive dello Scientifico ai nastri di partenza quest’anno: le domande sono 4.425. Il Liceo Linguistico cresce con un incremento delle preferenze di 0,6 punti percentuali e oltre 47.000 iscritti totali. Tiene il Classico con il 6% di richieste: erano il 6,1% lo scorso anno. Sostanzialmente stabile il liceo Artistico. Mentre nel loro piccolo segnano un incremento di 0,1 punti percentuali i licei Musicali, che in cifre assolute fa 600 domande in più. In aumento le preferenze per le Scienze Umane: +0,3.
Più di 163.000 ragazzi hanno scelto un Istituto tecnico, il 30,8% del totale nazionale. Praticamente un alunno su tre opta per questi percorsi che, tuttavia, perdono 0,4 punti percentuali di iscrizioni rispetto allo scorso anno scolastico. Cala l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (9,2% di iscritti sul totale un anno fa contro l’8,6% di quest’anno), ma resta comunque il preferito per chi frequenterà i Tecnici. Molto quotato, con oltre 25.000 iscritti, l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni: 4,8% sul totale nazionale. In leggera crescita il Turismo, l’Agraria e la Chimica. Gli Istituti professionali raccolgono il 19,1% delle iscrizioni, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto ad un anno fa. Sono la scelta fatta da oltre 100.000 ragazzi. Lo scorso anno c’era stato un calo più netto: -2 punti percentuali. L’Alberghiero conserva il suo primato fra i Professionali, con quasi 49.000 domande di iscrizione, il 9,2% del totale nazionale, che posizionano l’indirizzo al secondo posto fra i più richiesti in Italia.
Le percentuali di iscrizioni ai Licei superano la media nazionale del 50,1% al Centro-Sud. In particolare è boom nel Lazio dove il 61,7% dei ragazzi opta per un indirizzo liceale. Seguono Umbria (54,7%), Abruzzo (54,5%) e Liguria (54%). Gli Istituti tecnici piacciono di più al Nord con regioni come il Veneto (37,9%), il Friuli Venezia Giulia (37,3%), l’Emilia Romagna (34,7%), la Lombardia (34,3%) che superano ampiamente la media nazionale del 30,8% di iscritti. Al Sud fanno eccezione il Molise (34%) e la Calabria (32%). Infine i professionali superano il 20% di iscrizioni contro una media del 19,1% in Basilicata (21,7%), Emilia Romagna (21,6%), Puglia e Campania (21,5%), Marche (21,3%), Sicilia (20,9%).
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