8 Marzo 2014

Diagnosi oculistiche, in alta risoluzione, grazie agli smartphone

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Con un semplice cellulare smartphone ed un dispositivo economico potremo inviare ai medici le immagini in alta risoluzione dei nostri occhi per una diagnosi.

(ubergizmo.com)

(ubergizmo.com)

I dispositivi creati per catturare queste immagini sono due e a svilupparli sono stati i medici californiani della Stanford University che hanno pubblicato due articoli sulla rivista Journal of Mobile Technology in Medicine. I dispositivi saranno in grado di riprendere l’occhio sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Il progetto, coordinato da David Myung co-autore degli articoli, è partito due anni fa ed aveva lo scopo di aumentare l’accesso ai servizi oculistici anche ai pazienti che, senza muoversi da casa, avessero avuto bisogno di cure mediche.

“Adattare uno smartphone per fotografare l’occhio” ha detto Myung “ha il potenziale per rivoluzionare la cura del settore oftalmologico in particolare, aiuterà a fornire i servizi nei luoghi meno accessibili.” Secondo i medici potranno essere più frequenti i controlli e di conseguenza le cure saranno più efficaci specie nei pazienti con problemi agli occhi come i diabetici. “Una foto vale veramente più di mille parole”, ha aggiunto Myung. Avere in tempo reale lo stato della condizione dell’occhio inoltre può aiutare anche i medici del pronto soccorso quando arriva un paziente vittima di un incidente d’auto con una lesione oculare. Le immagini ad alta risoluzione potranno essere immediatamente trasferite nella cartella clinica in una manciata di secondi per consentire ai medici di intervenire prontamente all’arrivo del paziente. Recentemente, un team dell’Università di Melbourne in Australia ha usato i due adattatori durante una missione di soccorso medico in Etiopia. “Gli oculisti – ha concluso Myung – si sono detti entusiasti dei risultati.”

“Si tratta di una cosa interessantissima che ci permetterà di fare diagnosi a distanza,” commenta Corrado Balacco Gabrieli direttore del dipartimento di Scienze Oftalmologiche de La Sapienza Università di Roma. “Si tratta di un ulteriore passo della telemedicina. Con questi dispositivi sarà possibile controllare, oltre che la parte esterna dell’occhio, anche lo stato di salute della retina.” I macchinari ospedalieri che servono a fotografare l’occhio costano decine di migliaia di euro e hanno bisogno di una formazione completa del personale per poterli utilizzare correttamente. Macchinari che non sempre sono presenti o disponibili. I due nuovi dispositivi potrebbero farli diventare inutili in quanto il loro costo di produzione si aggira intorno ai 65 euro ed in futuro il prezzo sarà ancora più basso.

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