16 Ottobre 2013

“Piccolo è meglio”, presentato il libro di Chiara Spadaro a Germignaga (VA)

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“La forza dei piccoli produttori sta nella capacità di fare rete, di diventare una forza critica più forte e di scambiare conoscenze, saperi e pratiche condividendole, che è una cosa molto diversa dalla tendenza della grande industria che punta sempre ad inglobare i più piccoli, anziché unirsi per mettere in atto idee e progetti pensati insieme.” Sono queste le parole di Chiara Spadaro, autrice del libero “Piccolo è meglio”, (Altreconomie Edizioni).

Chiara Spadaro, durante la presentazione del suo libro "Piccolo è meglio", Altreconomie edizioni. (foto Facebook.com/GIMGermignaga)

Chiara Spadaro, durante la presentazione del suo libro “Piccolo è meglio”, Altreconomie edizioni. (foto Facebook.com/GIMGermignaga)

L’incontro organizzato dal Gruppo Impegno Missionario di Germignaga, in collaborazione con TERRE di LAGO, la rete di economia equo-solidale luinese, è avvenuto il 6 ottobre scorso nel cortile adiacente alla Bottega del Mondo del paesino lacustre. Numerosi ed interessanti gli interventi dei produttori locali e dei cittadini presenti che si sono confrontati con la realtà vissuta dalla scrittrice.

A presentare la scrittrice è stata Maria Vittoria Lanella, vice-presidente del GIM di Germignaga, che ha tenuto a precisare l’importanza della nascita di “TERRE di Lago”, che si prefigge, per i propri consumatori, di “acquistare prodotti ad un prezzo giusto, prodotti che vengono coltivati in terreni non sfruttati, che rispettano l’ecologia, che rispettano il lavoro e la natura. Tutti questi criteri che si adattano ai prodotti del commercio equo sono gli stessi criteri che si adattano ai nostri prodotti locali. Abbiamo contattato i nostri produttori di formaggi di capra e di mucca, produttori di verdura, frutta, miele e nella nostra rete continuano ad aggiungersi altri produttori. Questa iniziativa ci piace molto e da molto entusiasmo anche ai nostri clienti. Favorire il piccolo, i piccoli produttori, le piccole imprese o le piccole iniziative aiuta a crescere: è un rapporto diretto tra le persone, si riescono a superare gli ostacoli, si migliora l’offerta che si adegua di più alla necessità vera delle persone e non a quelle necessità imposte dal mercato.”

“Piccolo è meglio”. Un libro che racconta 20 storie di imprese, produzioni e progetti “minimi” e che descrive un modello economico e sociale proiettato “in direzione ostinata e contraria” rispetto al mainstream: quello delle produzioni agricole contadine, delle filiere corte, delle reti locali, delle imprese lillipuziane, dei piccoli Comuni virtuosi, dell’informazione indipendente, dei comitati contro lo scempio del paesaggio, delle “piccole opere”, del crowdfunding, dell’economia delle relazioni, infine, per usare un’espressione sintetica. Una cooperativa agricola di proprietà di tutti che produce pasta bio pagando il giusto i suoi contadini, una “città visibile” e senza rifiuti, una fabbrica di cemento sottratta alla mafia, le forme di “piccola distribuzione organizzata”, una Confindustria “etica” in Val di Susa, un documentario indipendente e altre imprese finanziate dal basso, un pescatore senza strascichi, i “folli” viaggi del turismo responsabile, le cooperative incarcerate, i ristoranti con l’anima e il cibo equo che viene da lontano, la banca che oggi finanzia l’Italia dell’economia solidale. E tante altre minuscole storie.

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