15 Ottobre 2014

Luino, addio a Giovanni Reale. Docente ed uno dei maggiori storici della filosofia antica, grande interprete di Platone

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È morto questa mattina nella sua casa di Luino (Varese), a 83 anni, il filosofo Giovanni Reale. Lo ha annunciato la casa editrice La Scuola, che aveva pubblicato il suo libro forse più noto, il manuale che ha accompagnato diverse generazioni di liceali, “Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi”, la cui prima edizione risale al 1983 e di cui è uscita lo scorso anno la nuova edizione rivista e ampliata 2013. Scritto insieme a Dario Antiseri, il compendio in tre volumi affronta la filosofia dell’età antica e del Medioevo, moderna e contemporanea.

Il compianto storico e docente di filosofia antica, Giovanni Reale (protreptikos.wordpress.com)

Il compianto storico e docente di filosofia antica, Giovanni Reale (protreptikos.wordpress.com)

Il cordoglio alla famiglia del Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia un messaggio di cordoglio per la scomparsa del professore: “Apprendo con commozione la triste notizia della scomparsa del professor Giovanni Reale, per lunghi anni dedicatosi all’insegnamento universitario e alla ricerca filosofica, in particolare con contributi di riconosciuta maestria sulle piu’ alte espressioni del pensiero antico. Alla moglie Paola, ai famigliari tutti e a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato invio le mie più sentite condoglianze”.

“Il pensiero occidentale”, familiare agli studenti italiani e conosciuto anche come “Il Reale”, è stato tradotto anche in russo, spagnolo, portoghese, kazako, ed è attualmente in corso di traduzione in lettone, cinese, urdu. “Proprio in questi giorni – informa la casa editrice – Giovanni Reale stava correggendo le bozze di ‘Cento anni di Filosofia. Da Nietzsche ai nostri giorni’: manuale in due volumi che uscirà in libreria nel gennaio 2015, presentato con successo alla Fiera del libro di Francoforte, e già prenotato per le edizioni spagnola, portoghese, romena e croata.”

L’indiscutibile valore culturale-filosofico di Giovanni Reale. Ma Reale non era solo un divulgatore: originale la sua rilettura di Aristotele, Plotino, Socrate e Agostino, e soprattutto di Platone, di cui ha rivalutato le “dottrine non scritte”, ossia gli insegnamenti orali tenuti all’interno dell’Accademia. Reale era professore emerito dell’Università Cattolica di Milano, dove è stato a lungo ordinario di storia della filosofia antica, e dove ha anche fondato il Centro di Ricerche di Metafisica, in cui si sono formati la maggior parte dei suoi allievi. Dal 2005 era passato a insegnare alla nuova facoltà di Filosofia del San Raffaele di Milano presso la quale aveva avviato il Centro Internazionale di Ricerche su Platone e sulle radici platoniche del pensiero e della civiltà occidentale.

Molto importante il suo contributo filosofico in “Storia della filosofia greca e romana” in dieci volumi (edito da Bompiani, 2004). Le sue opere sono tradotte in 13 lingue. Ha coordinato la traduzione completa dell’opera platonica, ora edita da Bompiani. Sempre per Bompiani con Antiseri ha curato “Storia della filosofia dalle origini ad oggi” in 14 volumi ed, infine, scriveva regolarmente per la pagina culturale del “Sole 24 Ore”.

“Un carissimo amico e un maestro – lo ricorda Dario Antiseri – rigoroso e appassionato. I suoi lavori su Platone sono fondamentali, ma era anche molto attento agli sviluppi della filosofia contemporanea. Era una persona esemplare, lascia una grande eredità intellettuale e morale”.

“Socrate diceva che il compito dell’uomo è la cura dell’anima: la psicoterapia, potremmo dire. Che poi oggi l’anima venga interpretata in un altro senso, questo è relativamente importante. Socrate per esempio non si pronunciava sull’immortalità dell’anima, perché non aveva ancora gli elementi per farlo, elementi che solo con Platone emergeranno. Ma, nonostante più di duemila anni, ancora oggi si pensa che l’essenza dell’uomo sia la psyche. Molti, sbagliando, ritengono che il concetto di anima sia una creazione cristiana: è sbagliatissimo. Per certi aspetti il concetto di anima e di immortalità dell’anima è contrario alla dottrina cristiana, che parla invece di risurrezione dei corpi. Che poi i primi pensatori della Patristica abbiano utilizzato categorie filosofiche greche, e che quindi l’apparato concettuale del cristianesimo sia in parte ellenizzante, non deve far dimenticare che il concetto di psyche è una grandiosa creazione dei greci. L’Occidente viene da qui.” Da wikipedia: Giovanni Reale, Storia della filosofia antica, Vita e pensiero, Milano 1975.

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