30 Marzo 2023

Oggi i 55 anni di Celine Dion, la famosa cantante di “My Heart Will Go On”

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(biografieonline.itQuanti dischi avrà venduto finora la cantante esplosa in tutto il mondo grazie alla colonna sonora di “Titanic“? I suoi produttori lo sapranno senz’altro a memoria, noi ci limitiamo a riferire che si tratta di una cifra ad un buon numero di zeri. E chi l’avrebbe mai detto che quella bambina, che a cinque anni cantava al matrimonio del fratello Michel, stupendo tutti per la sua intonazione sarebbe diventata una gallina dalle uova d’oro? L’ugola felice in cui ogni nota che vi approda si trasforma in palate di soldi? Qualcuno l’avrà predetto, c’è da scommetterlo, ma neanche i suoi genitori (tutti fra l’altro assai portati per la musica) per quanto sognatori, speravano tanto al momento di iscrivere la bimba alle canoniche lezioni di canto. Loro comunque ce la mettevano tutta a “coltivare” il loro gioiello. Possedevano infatti un locale, “Il vecchio barile” dove ogni sera si esibiva un componente della famiglia, fra cui appunto la timida Celine.

Ultima di quattordici figli, Celine Marie Claudette Dion è nata il 30 marzo 1968 a Charlemagne, paesino vicino Montréal in Quèbec. La vera avventura canora di Celine Dion comincia nel 1981 quando registra “Ce n’était qu’un rêve” (“Era soltanto un sogno”) e la spedisce a René Angélil, talent scout, ex manager di Ginette Reno (celebre cantante del Quèbec), molto noto nell’ambiente musicale. Non appena René sente quella dolce melodia e quella sottile voce ne rimane subito incantato; decide di convocare quell’angelo nel suo studio. E’ il trampolino di lancio di una carriera strabiliante.

Il deus ex-machina di tutto ciò è sempre il vulcanico René. Prima la fa apparire in un popolare programma televisivo, poi il giorno dopo fa distribuire in tutti i negozi il 45 giri di “Ce n’était qu’un rêve”. Risultato: un successone.

Altra mossa azzeccata è quella di chiedere a Eddy Marnay di scrivere altre canzoni per un album natalizio. Per fare questo servono fondi e nessuno è disposto ad investire su una dodicenne. René che voleva a tutti costi far prendere il largo a questo prodigio ipoteca la propria casa.

Il 9 novembre 1981 esce il primo album di Celine: “La Voix Du Bon Dieu” composto da nove canzoni scritte da Eddy Marnay. Tre settimane dopo esce il famigerato album natalizio: “Celine Dion Chante Noel”. Ed è subito successo commerciale.

Nell’autunno 1982 esce il terzo album: “Tellement j’ai d’amour” composto da nove canzoni. “Tellement j’ai d’Amour” viene scelta per rappresentare la Francia al 13° Festival internazionale Yamaha a Tokio. Celine Dion sbaraglia tutti vincendo la medaglia d’oro e un premio speciale da parte dell’orchestra. Nel 1983 Celine rappresenta il Canada al Super Gala RTL trionfando con “D’amour ou d’amitié”.

In Francia esce “Du soleil au coeur” che è una raccolta dei suoi album canadesi. Con “D’amour ou d’amitiè” è la prima artista canadese a vincere il disco d’oro in Francia grazie alle oltre 700.000 copie vendute. Nel 1983 esce il secondo disco natalizio “Chants et Contes de Noel” e il quarto album “Le chamins de ma maison”, mentre l’ormai celebre cantante raccoglie dischi d’oro a piene mani (oltre a quattro Felix Awards).

Il tocco finale arriva l’anno dopo, quando viene scelta a rappresentare la gioventù canadese per la visita del Papa Karol Wojtyla allo stadio olimpico di Montréal. Qui canta davanti ad una folla estasiata ed imponente “Une colombe”. Ancora in Francia intanto esce il secondo album: “Les oiseaux du boneur” contenente sette tra i suoi più grandi successi e tre inediti.

E dire che Celine all’epoca aveva solo sedici anni! Già allora poteva permettersi di far uscire un “best of”, chiamato per l’occasione “Les plus grands succes de Celine Dion” (parte del ricavato andrà all’associazione per la lotta alla fibrosi cistica, malattia che colpì sua nipote Karine).

Ormai sono maturi i tempi per un salto di livello internazionale. I suoi manager studiano il passaggio dalla TBS alla CBS (futura Sony Music), un cambiamento di etichetta che com’è facile intuire si rivelerà molto importante, soprattutto dal punto di vista della distribuzione. Fra un successo e l’altro, fra una tournè e una partecipazione televisiva, l’inossidabile René prima divorzia e poi finalmente impalma Celine.

E’ l’occasione per partire insieme verso un lungo tour europeo, il grimaldello per far conoscere Celine Dion al resto del mondo. Al suo ritorno in Quebec ci sono ad attenderla altri 4 Felix Awards e un contratto milionario con la Chrysler Motors affinché pubblicizzi le loro automobili. I progetti di René sono altri e ben più ambiziosi: conquistare gli USA.

Si trasferiscono a Los Angeles ed affida la composizione del nuovo album, il primo in inglese, a dei veri maestri: David Foster, Christofer Neil e Andy Goldman. Intanto Celine si reca alla nuova edizione dell’Eurofestival per consegnare il premio alla canzone prima classificata: in quell’occasione Celine canterà una canzone del nuovo album: “Have a heart”.

Finalmente il 2 Aprile 1990 il tanto atteso album anglofono esce al Metropolis di Montreal: si intitola “Unison”, un disco composto da dieci canzoni completamente in inglese. L’album sbanca fin da subito conquistando immediatamente i primi posti in classifica.

Grazie alla canzone “Where does my heart beat now” Celine può partecipare alla prima trasmissione americana: il Tonight Show. Nello stesso anno si scatena una polemica quando Celine rifiuta un Felix Award come miglior cantante inglese (rifiuta il premio in quanto cantante francese che canta in inglese). Ciò che davvero demoralizza Celine è l’episodio in cui perde la voce durante un concerto. Tutti temono il peggio ma, dopo una visita e tre settimane di assoluto silenzio, ricomincia piano piano la sua attività.

Da allora Celine segue regole durissime per far si che l’evento non si ripeta: rilassamento e riscaldamento delle corde vocali quotidiano, niente fumo, e soprattutto assoluto silenzio nei giorni di riposo. Sforzi appagati da duetti effettuati con Barbra Streisand (“Tell him”), oppure con l’onnipresente Luciano Pavarotti (“I hate you then I love you”) o ancora con i Bee Gees (“Immortality”). Tutte collaborazioni che appaiono nel suo album forse più importante, quello che vede la presenza di “My heart will go on”, il brano colonna sonora del colossal campione di incassi “Titanic” che vincerà l’American Music Award, il Golden Globe e l’Oscar.

Un successo da sogno che ha portato Celine a coronare la sua storia d’amore con René con un secondo matrimonio simbolico, celebrato a Las Vegas questa volta con rito siro-ortodosso e in una cappella trasformata in Moschea. Nel giardino erano allestite tende berbere con ambientazione ispirata a “Le Mille e una Notte”, con tanto di uccelli esotici, cammelli, danzatori e danzatrici orientali e vestiti ricercati.

Dopo tanti tentativi arriva l’atteso figlio, avuto attraverso la fecondazione in vitro. René-Charles è nato il 25 Gennaio 2001. Il battesimo del piccolo è avvenuto nella basilica di Notre Dame a Montreal con rito cattolico-melchita (che oltre al battesimo prevede anche la cresima) e con una cerimonia degna di un piccolo principe, il principe della Regina del Pop Internazionale.

Nel novembre 2007 riceve dalle mani del principe Alberto di Monaco il prestigioso premio “Legend Awards”. Dopo quattro anni di silenzio esce il disco “Taking Chances” (2007) e un DVD di uno show tenuto a Las Vegas. All’album seguirà un tour mondiale (2008). Il lavoro successivo è del 2013 e si intitola “Loved Me Back to Life”. All’inizio del 2016 rimane vedova: muore il marito René Angélil; è la stessa cantante a darne notizia via Twitter con un messaggio: “…se n’è andato stamani nella sua casa di Las Vegas dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro il cancro“.

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