17 Novembre 2023

Dieci anni dall’addio a Doris Lessing, una tra le più grandi scrittrici del Novecento

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(biografieonline.itDoris May Taylor nasce il 22 ottobre 1919 in Iran (che all’epoca era ancora “Persia”) da genitori inglesi. Dopo qualche anno suo padre lascia l’impiego in banca e si trasferisce con la famiglia nella colonia britannica della Rhodesia meridionale (oggi Repubblica dello Zimbabwe) per dedicarsi all’agricoltura. Doris studia dapprima presso un convento di suore e poi frequenta la High School for Girls di Salisbury (l’odierna capitale dello Zimbabwe, Harare), ma già all’età di tredici anni abbandona la scuola iniziando un lungo percorso di autodidatta.

A quindici anni, stanca dell’esasperante rigore educativo materno, va via di casa decisa ad affrontare la vita con i propri mezzi. Lavora come bambinaia e, al contempo, comincia ad appassionarsi alla politica ed alla sociologia, mentre coltiva già da tempo una particolare inclinazione per la letteratura. A Salisbury, dove si trasferisce poco dopo, conosce e si innamora di Frank Wisdom. I due si sposano nel 1939 mettendo al mondo due figli, John e Jean, ma l’unione sfocerà in divorzio dopo quattro anni.

Qualche tempo dopo Doris prende a frequentare un’associazione culturale di orientamento comunista, il “Left Book Club”: qui conosce Gottfried Lessing, che diviene il suo secondo marito ma anche questa volta, dopo la nascita di Peter, il matrimonio si scioglie, nel 1949. Dopo trent’anni di vita in Africa – che hanno inciso profondamente nella sua formazione e durante i quali ha incominciato a scrivere – Doris Lessing si trasferisce a Londra con Peter, dove dà alle stampe il suo primo lavoro dal titolo “L’erba canta” (1950).

Il primo decennio della sua produzione letteraria è incentrato sul fallimento delle politiche coloniali britanniche – attraverso il racconto delle disperate condizioni di vita dei coloni bianchi in Africa – e sulle ipocrisie che sono a fondamento del modus vivendi della borghesia. Questo suo impegno le costerà l’espulsione dallo Zimbabwe e dal Sudafrica. Appartengono a questa fase “Racconti africani” (1951-54); il ciclo di “Martha Quest” ne “I figli della violenza”, la cui stesura inizia nel 1952; “L’altra donna” (1953).

Dal 1956 Doris Lessing si dedica a temi più introspettivi e decisamente autobiografici, volgendo un occhio particolare alla condizione femminile, con “La noia di essere moglie” (1957), “L’abitudine di amare” (1957), “Il taccuino d’oro” (1962). Dopo il 1969, anche grazie alle frequentazioni con lo scrittore britannico Idries Shah, entra nella sfera spirituale del misticismo islamico (sufi) con il ciclo “Canopo in Argo: archivi”, composto da sei romanzi pubblicati fra il 1979 ed il 1983. Ma la sua poliedrica sensibilità, fermo restando il filo conduttore – sempre autobiografico – della difesa delle libertà soprattutto in materia di emancipazione della donna e nel terzo mondo, l’ha portata a spaziare in molti altri campi, dal mondo dei gatti alla fantascienza, dalla vita nei sobborghi londinesi al terrorismo.

La sua ricchissima produzione letteraria annovera, fra gli altri: “Il diario di Jane Somers” e “If the old could …”, pubblicati rispettivamente nel 1983 e 1984 con lo pseudonimo di Jane Somers; “La brava terrorista” (1985); “Il vento disperde le nostre parole” (1986); “Racconti londinesi” (1986). Nel 1994 pubblica la prima parte della sua autobiografia, “Sotto la pelle”, tutta dedicata ai lunghi anni in Africa, mentre la seconda parte, “Camminando nell’ombra”, esce nel 1997; se ne attende l’ultima. Seguono nel 1996 “Amare ancora”; nel 1999 “Mara e Dann”; nel 2000 “Ben nel mondo”; nel 2001 “Il sogno più dolce”. L’ultimo libro pubblicato è “Alfred and Emily”, nel 2008.

Nel corso della sua lunga carriera Doris Lessing ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti: il Somerset Maugham Award nel 1954; il Premio Shakespeare nel 1982; il Premio Los Angeles Times Book nel 1995 e, nello stesso anno, il “James Tait Black” ed una laurea honoris causa dall’Università di Harvard; nel 1999 è proclamata “Companion of Honour”; il “Premio letterario britannico David Cohen”, l’italiano “Grinzane Cavour – Una vita per la letteratura”, e lo spagnolo “Principe delle Asturie”, tutti nel 2001; il “S.T. Dupont Golden Pen Award” nel 2002 e, dulcis in fundo, il Premio Nobel per la Letteratura nel 2007 con la seguente motivazione: «cantrice dell’esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa».

Doris Lessing muore all’età di 94 anni a Londra il 17 novembre 2013.

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