Cassano Valcuvia | 5 Febbraio 2022

Cassano Valcuvia lancia un lodevole progetto su cultura, natura ed inclusività sociale

Oltre al rilancio del Centro Documentale, anche l'apertura di un negozietto sociale grazie alla collaborazione con "Costa Sorriso" e due guide ambientali

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Cultura, natura, inclusività e futuro nella piccola comunità di Cassano Valcuvia. Questi i quattro cardini del progetto presentato questa mattina al Centro Documentale Frontiera Nord Linea Cadorna, grazie alla collaborazione tra il Comune, la cooperativa sociale “Costa Sorriso“, le guide ambientali Paolo Fumagalli e Antea Franceschin e, non da ultime, alcune realtà culturali del territorio.

Un tassello di carattere “sociale” che si aggiunge al ristorante “Il Grotto del Sorriso”, uno tra i primi a dare opportunità di lavoro a ragazzi con diversi tipi di disabilità. Questa volta, però, ad essere protagonisti del progetto, che non ha visto l’amministrazione sborsare un euro, sono appunto il noto museo della Valcuvia e un nuovo locale di proprietà comunale che ospiterà un negozietto “sociale”, sempre gestito dalla cooperativa con diverse attività, tra vendita di prodotti freschi e laboratori artigianali.

“Si tratta di un progetto che ci ha impegnato almeno tre mesi – commenta la sindaco di Cassano Valcuvia, Serena Barea -, tre mesi intensi per cercare di perfezionare tutto. Sarebbe stato semplice pubblicare due bandi, in rete, per affidare il negozio ad un imprenditore qualunque e il centro documentale a realtà interessate. Questo è un territorio difficile, in paese bisogna riuscire a far arrivare le persone, ma fortunatamente l’incontro con Paolo e la collaborazione con Cristina sono un grande passo che ci fa ben sperare. Abbiamo gettato le basi per far crescere il centro documentale, non solo tenendolo aperto grazie ai ragazzi di Costa Sorriso, ma anche con iniziative, eventi ed escursioni che saranno organizzate dalle guide ambientali”.

Il progetto del negozietto è nato da un incontro informale tra la prima cittadina e la responsabile della cooperativa, che si sono chieste in che modo avrebbero potuto realizzare qualcosa di diverso da una semplice “bottega di paese”, cercando di dare sbocchi interessanti a livello lavorativo ed economico. “Non bastava quello, però – prosegue Barea -, ma bisognava pensare ad un progetto che avesse una forte attitudine sociale, che la legasse all’ambiente, alla cultura e alla storia, con una sola parola d’ordine: fare rete”.

E questa volontà è stata resa concreta dalla presenza del presidente di Comunità Montana Valli del Verbano, Simone Castoldi, del sindaco di Luino, Enrico Bianchi, di Cunardo, Pinuccia Mandelli, di Mesenzana, Alberto Rossi, di Ferrera di Varese, Marina Salardi. “L’obiettivo è quello che tutto il territorio sia unito, promuovendo i luoghi unici che abbiamo, coinvolgendo gli studenti e organizzando escursioni e gite. È fondamentale il connubio tra istituzioni, terzo settore e volontari per fare qualcosa di bello – va avanti la sindaco -. Fanno un lavoro encomiabile anche il Teatro Periferico, per le rappresentazioni e le attività, e i volontari di Protezione civile, per la pulizia della Lina Cadorna e consentire a tutti di poter visitare le trincee. Tutti abbiamo bisogno di tutti e nel nostro piccolo puntiamo proprio a questo, grazie all’aiuto dei cittadini e delle amministrazioni”.

Ambiziose e interessanti le parole della guida ambientale Paolo Fumagalli, già conosciuto sul territorio, insieme ad Antea, per le tante uscite ed attività di “Controvento Trekking” in questi anni. Saranno proprio loro i responsabili del rilancio del Centro Documentale: “Porteremo qui gruppi senza fermarci alla Linea Cadorna, ma puntando anche al potenziale turistico-escursionistico delle nostre valli. Vogliamo rendere questo spazio aperto agli incontri non solo di formazione ma anche divulgativi, legandoli alla gestione dei boschi e al rilancio della cultura nei piccoli paesi, prendendo contatti e organizzando attività con altre realtà”, spiega Paolo.

Cristina Dedé, responsabile della cooperativa sociale “Costa Sorriso”, ha raccontato tutto il lavoro svolto in questi anni, partendo dall’impegno iniziale dell’associazione con i ragazzi disabili nella coltivazione della lavanda, che ha portato poi la realtà a diventare una cooperativa, dove sono stati assunti due giovani a tempo indeterminato, che lavorano come soci nella splendida realtà conosciuta in tutta la provincia, il ristorante “Il Grotto del Sorriso”.

“È una bellissima esperienza non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori e per gli avventori, che hanno sempre dimostrato soddisfazione per il servizio – spiega Cristina Dedé -. Siamo aperti nel fine settimana, anche grazie all’impegno di tanti volontari. Ci siamo resi conto, però, che questo non bastava e così abbiamo meditato a lungo prima di arrivare a un dunque. Così grazie alla sindaco, all’amministrazione e a tutta la comunità di Cassano Valcuvia, che ci ha sempre sostenuto, ci siamo proposti per la gestione del negozietto e di un laboratorio artigianale. Oltre a vendere pasta, marmellate, prodotti a km0 come pane, latte, uova, salumi e formaggi, avvieremo collaborazione con l’Asilo Mariuccia e il CFP di Luino, sarà molto stimolante. Avremo come sempre un occhio di riguardo alla sostenibilità, e inseriremo anche la vendita di detersivi alla spina, così come staremo attenti a tutti i packaging. In futuro stiamo pensando di fare anche consegne a domicilio”.

Il negozietto, che sarà aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì, permetterà anche l’apertura del museo, grazie alla presenza dei ragazzi di “Costa Sorriso”: Elena Travaini sarà la responsabile dello staff e sarà aiutata dal tirocinante Martino e da Emmanuel, giovane nigeriano dipendente della cooperativa. Le due strutture, infatti, si trovano una di fronte all’altra nel centro storico del paese, in Vicolo Costanza.

“Per me è un’esperienza nuova – racconta emozionata Elena Travaini -. Sono già volontaria del ristorante ma questa sarà una sfida che mi darà tanta responsabilità. Sono molto affezionata a Cristina e Sandro Gozzi (marito, ndr), che mi hanno sempre incluso e dato la possibilità di trovare un lavoro, non è semplice. La cosa più bella del negozio è che ci aiuteremo tutti a vicenda, dove non arriverà uno arriverà l’altro. Solo collaborando si possono raggiungere grandi obiettivi, per questo è necessario ‘camminare insieme'”.

Sentite anche le parole della presidente dell’ANPI Varese, Ester De Tomasi, che è voluta intervenire per raccontare la bontà del progetto targato “Costa Sorriso“, augurando il meglio a questa realtà, così come i rappresentanti del Teatro Periferico di Cassano Valcuvia, che da anni sono attivi in paese per garantire una attività culturale di grande livello.

“Inizio a vedere la tanto attesa solidarietà tra i Comuni. I paesi del territorio sono piccole perle, Comunità Montana deve essere la collana. Sono soddisfatto del fatto che finalmente gli amministratori non parlano più dei loro paesi, ma dicono ‘beni del territorio’. Noi ci saremo e sosterremo sempre progetti come questi”, ha concluso il presidente Castoldi, al quale ha fatto eco anche il sindaco di Luino Enrico Bianchi.

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