Luino | 13 Ottobre 2019

Luino, chi raccoglierà il testimone di Pellicini? Ipotesi, suggestioni e novità

Si scaldano i motori al nastro di partenza della campagna elettorale. Al via i primi confronti, ma per ora i "giochi" e le strategie sono a carte coperte

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A maggio si concluderanno i dieci anni di mandato da sindaco per Andrea Pellicini e da qualche settimana a Luino, al rientro dalle vacanze, sono già in corso i primi incontri, in via del tutto informale, che hanno cominciato ad intiepidire i telefoni per capire quali saranno i movimenti e soprattutto le potenziali strategie che saranno adottate non solo a livello locale, ma anche a livello provinciale, per le prossime elezioni amministrative.

Se il 31 maggio 2015 non vi era stata partita, con Pellicini e la sua “Nuova Frontiera” che hanno bissato la vittoria del 2010 con un netto 44,35% dei voti, le prossime comunali a Luino si annunciano tutt’altro che scontate. Tante le voci e nessuna conferma ufficiale, com’è normale che sia al momento ad otto mesi dalla chiamata alle urne, sui possibili pretendenti che si andranno a contendere lo scettro di Palazzo Serbelloni, ancora saldamente in mano al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

Il primo capitolo riguarda l’attuale maggioranza, ma è utile far presente che siamo nel campo della “fantapolitica locale”: con un Alessandro Casali in rampa di lancio per la candidatura a sindaco, ci sarà da capire come la prenderanno gli altri componenti della giunta Pellicini. Voci, infatti, affermano che all’interno della maggioranza qualcosa si stia muovendo, e che ci possano essere possibilità che i più moderati assessori Pier Marcello Castelli ed Alessandra Miglio stiano provando a “cercare casa” altrove.

Oltre al piano locale, infatti, sarà importante capire quali indicazioni daranno le segreterie di partito a Varese, ma al potenziale nome di Casali per la candidatura in quota Lega a Luino, sono state fatte in questi mesi anche tante altre ipotesi. In questo senso le alleanze di partiti e di amministratori andranno a delineare altri candidati, con l’ombra degli attuali consiglieri comunali di minoranza, i dottori Franco Compagnoni e Giuseppe Taldone e il capogruppo Pietro Agostinelli, che ancora non hanno giocato le loro prime carte, senza dimenticare le decisioni che prenderanno il Pd locale e il gruppo di attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle.

Eccezion fatta per il vicesindaco Casali, difficile fare supposizioni riguardanti tutti gli altri candidati, ma nel caso gli assessori Miglio e Castelli cercassero di costituire una lista, senza la Lega, non è escluso il coinvolgimento del forzista Giuseppe Taldone e, perchè no, l’indicazione di lanciare la candidatura a sindaco di una donna. Da tempo, infatti, suggestioni darebbero l’ex dirigente scolastica dell’I.S.I.S. “Città di Luino”, Lorena Cesarin (moglie di Castelli), poter ricevere l’arduo compito di guidare una lista civica moderata, nonostante in questi ultimi mesi la diretta interessata abbia smentito a più riprese.

Così come ha smentito anche il direttore del Monsignor Comi, Maurizio Pesenti: voci di corridoio lo avrebbero dato come candidato sindaco in quota Lega, incarico che oggi quasi sicuramente sarà affidato al vicesindaco uscente Alessandro Casali. Ancora oggetto di confronto, inoltre, è la posizione di Franco Compagnoni che, dopo la sconfitta alle scorse amministrative con “L’Altra Luino”, dopo le dimissioni da vicesindaco dell’amministrazione Pellicini nel 2015, dovrà capire in che modo e dove si inserirà nella cavalcata verso le elezioni, se in una lista civica o se tornare nel gruppo guidato da Casali.

Al fianco di Compagnoni siede in consiglio comunale Enrica Nogara, una tra le più votate nella passata tornata elettorale, che ha già confermato, anche al Circolo Pd locale, la sua volontà di non candidarsi più. E così il segretario cittadino piddino, Giorgio Ferri, ha da qualche settimana cominciato ad incontrare gli iscritti per lavorare a una lista civica che possa provare a raccogliere non solo giovani, ma anche forze politiche del territorio.

Lo stesso discorso lo stanno portando avanti gli attivisti grillini del Movimento 5 Stelle, che in questo ultimo periodo sembrano abbiano preso (forse e momentaneamente) due strade diverse, ma ancora è prematuro affermare se ci sarà una sola lista “pentastellata”, probabilmente senza simbolo, oppure se ne saranno costituite due, una vicina a Luca Pandolfi e l’altra a Gianfranco Cipriano.

Stesso discorso vale anche per Pietro Agostinelli che, eletto in assemblea tra tra le fila del Movimento Italia Nazione, ora si sta confrontando con diversi civici del territorio per capire se e con che gruppo partecipare alle amministrative.

Insomma, al momento, come ebbe a dire Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Ancora è presto, senza dubbio, ma ci aspettiamo una campagna elettorale vivace, in attesa che uno dei diretti interessati esca allo scoperto e dia il via alla corsa che culminerà con l’elezione del successore di Pellicini.

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