20 Gennaio 2016

L’allarme della Lega Nord, Casali: “Giù le mani dai frontalieri”. Il senatore Candiani: “Continueremo a dare battaglia in Parlamento”

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Con il nuovo accordo sui frontalieri tra Berna e Roma, la Svizzera vuol far fronte alla disoccupazione sempre più crescente e alle spese sempre più esplosive del sociale. Questa firma, però, obbligherà i frontalieri a pagare la cassa malati come gli svizzeri (ndr, si parla di 3mila euro circa di tasse in più) e, inoltre, i ristorni fino ad oggi gestiti dai Comuni di frontiera saranno inviati a Roma. In questa situazione, come sta accadendo da qualche settimana, intervengono il vicesindaco di Luino, che si dice preoccupato, ed il senatore leghista Candini che attacca il Pd varesino e promette battaglia in Parlamento.

Il vicesindaco di Luino, Alessandro Casali, insieme al senatore leghista Stefano Candiani

Il vicesindaco di Luino, Alessandro Casali, insieme al senatore leghista Stefano Candiani

“In primavera verra discusso in parlamento questo nuovo accordo sul frontalierato.- dichiara il vicesindaco di Luino, Alessandro Casali -. Purtroppo siamo oramai alla fase decisionale vera e propria. Non nascondo la mia preoccupazione. La Lega Nord promette barricate a Roma anche grazie all’interessamento del Senatore Stefano Candiani. Noi ci saremo per la salvaguardia del nostro territorio perché i comuni sono preoccupati per il futuro delle famiglie. Non è giusto che siano i lavoratori a pagare per una scelta non nostra, considerando che solo noi siamo consapevoli della realtà in cui viviamo. Più volte con il Governatore Roberto Maroni e l’assessore Francesca Brianza si è chiesto di portare la discussione sul tavolo regionale, appello rimasto inascoltato. L’accordo fiscale è fortemente penalizzante, vanno tutelati i frontalieri del varesotto che son circa 25.000, lavoratori essenziali per l’economia svizzera e non svenderli per i meri interessi di Stato. Nessuna garanzia nemmeno per la sorte dei ristorni destinati ai comuni: non ci stupiremmo se le somme dovute agli enti si perdessero, come spesso accade, nelle paludi romane, con i Comuni oramai al collasso anche a causa dei continui tagli ai trasferimenti dello Stato. L’autonomia è l’unica soluzione”, conclude il vicesindaco Casali.

A questo proposito, commenta il Senatore varesino Stefano Candiani: “Ai parlamentari e politici del PD di Varese dico di vergognarsi perché si sono comportati come dei pavidi e muti spettatori, assistendo silenti al massacro economico che il governo Renzi sta attuando sui nostri territori e lavoratori, al solo scopo di far cassa. Dove sono finiti i vari Alfieri, Marantelli, Gadda, Vincenzi, Astuti? Il gatto ha mangiato la loro lingua? Non prendono posizione contro il governo perché hanno paura di inimicarsi Renzi e di mettere a rischio le loro ambizioni personali di carriera politica? Vergogna! In Parlamento la Lega continuerà a dare battaglia contro questa nuova batosta, ma è anche ora che chi sul territorio continua a dare fiducia a questi meschini rifletta e ne tragga le debite conclusioni”, commenta il senatore di Varese Stefano Candiani, vicepresidente del gruppo Lega Nord al Senato.

Per approfondire sul tema del frontalierato, cliccare qui.

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