5 Febbraio 2015

Luino: moria di pesci sul fiume Tresa causata da lavori di manutenzione alla diga di Creva. Stesso scenario nel 2011

Tempo medio di lettura: 3 minuti

Sono foto crude, quelle pubblicate da Simone Bastasin su Facebook oggi pomeriggio. Ritraggono una moria di pesci sul fondale della diga di Creva, sul fiume Tresa a Luino. Sono centinaia gli esemplari rimasti intrappolati sotto la melma e le cause della morte di questi pesci sono dovuti allo svuotamento della diga, necessario per avviare i lavori di manutenzione. “Dal 3 al 10 febbraio – spiega Enel – il bacino rimarrà totalmente vuoto col transito delle sole portate provenienti da monte che nel periodo in questione sono statisticamente nell’ordine di 10/15 metri cubi al secondo”.

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I lavori di manutenzione alla diga di Creva, sul fiume Tresa, che hanno causato una moria di pesci. Che le foto pubblicate su Facebook da Simone Bastasin, quest’oggi, possano aver destato sconcerto e preoccupazione è umano. Vedere pesci come carpe, barbi o cavedani in quello stato, intrappolati nella melma del fondo della diga di Creva, sul fiume Tresa a Luino, è uno scenario disastroso. Periodicamente, però, vengono avviati da parte di Enel, ed altri enti, alcuni lavori di manutenzione necessari e l’unico modo per compiere ciò è ridurre la portata dell’acqua. Questo comporta l’abbassamento del livello del fiume, che intrappolando tanti pesci nella melma, ne ha causato la morte. Enel ha confermato i lavori in corso per “operazioni idrauliche di svaso per l’esecuzione di lavori di manutenzione delle opere idrauliche sommerse” e che le “operazioni, per ridurre al minimo l’impatto ambientale saranno eseguite dal 2 al 10 febbraio 2015. Dal 3 al 10 febbraio – si legge su VareseNews – il bacino rimarrà totalmente vuoto col transito delle sole portate provenienti da monte che nel periodo in questione sono statisticamente nell’ordine di 10/15 metri cubi al secondo”.

L’indignazione delle persone sui social network. In un batter d’occhio si sono moltiplicati i commenti e le critiche rivolte ai gestori della diga di Creva sui social network per il modo in cui hanno gestito la manutenzione del lavori, creando questa moria di pesci documentata ampiamente nelle foto. Simone Bastasin, contatto da VareseNews, dichiara: “Non è la prima volta che succede. Stavolta pensavo che sarebbe stata presa qualche misura per evitare la moria di pesci. Sono un pescatore, e assieme ad altri miei compagni di lenza stamattina ci siamo trovati per verificare la situazione e documentare il tutto. Pensavamo che la sensibilità dimostrata dall’azienda nell’aver messo le scale di risalita, sarebbe stata da volano per organizzare meglio la cosa”. In futuro, conclude Simone “mi auguro che Enel si metta in contatto con le associazioni di pescatori della zona per chiedere una mano allo scopo di spostare i pesci prima di eseguire lavori di questo genere: noi ci rendiamo già da ora disponibili, e a titolo gratuito, per aiutare a salvare i nostri pesci”.

Un simile intervento nel marzo del 2011. Stessa dinamica è accaduta nel marzo del 2011 (articolo di VareseNews), quando i pescatori avevano segnalato agli organi di stampa una moria di pesci nella diga di Creva, causati da lavori di manutenzione. Ecco la risposta dell’Enel alle critiche sollevate allora. “Le operazioni di controllo e manutenzione del serbatoio Enel di Creva, nel Comune di Luino (VA) – si legge nell’articolo di VareseNews pubblicato il 15 marzo 2011 – sono state avviate il primo marzo e si sono concluse ieri. Si è trattato di interventi periodici che consistono in operazioni di svaso per l’esecuzione dei lavori e di ispezione e manutenzione per assicurare il corretto funzionamento delle opere idrauliche sommerse. […] Il corretto svolgimento di tutte le operazioni nel rispetto dell’ambiente e della fauna presente in bacino viene garantito da un Tavolo tecnico al quale partecipano tra gli enti preposti: l’Arpa, la Provincia e lo STER (Sede territoriale della Regione). Il Tavolo ha infatti il compito di effettuare anche nei prossimi mesi azioni di monitoraggio continuo. La normativa vigente prevede per ogni impianto idroelettrico un piano di ripopolamento faunistico in loco che durante le operazioni di manutenzione e controllo viene opportunamente integrato e comunque concordato con tutti gli esperti della Provincia e del Tavolo Tecnico”.

Nonostante non si è a conoscenza nei dettagli della tipologia di lavori di manutenzione che si stanno compiendo sulla diga di Creva sul fiume Tresa, la dinamica attuale sembra in tutto e per tutto paragonabile a quella del 2011.

Per approfondire: 

Luino: dal Ceresio all’Oceano Atlantico, passando dalla diga di Creva

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