Lavena Ponte Tresa | 5 Agosto 2021

Le forti piogge fanno esondare il Pianazzo, ore di lavoro a Lavena Ponte Tresa

Il sindaco Mastromarino: “Interrare i corsi d’acqua scelta sbagliata, ma è un problema che si può affrontare”. Al via in autunno lavori fermi da 30 anni

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Tra i paesi che, a causa del maltempo di ieri, hanno registrato più disagi c’è Lavena Ponte Tresa. Nel paese sul Ceresio i vigili del fuoco sono stati impegnati nel taglio e rimozione di una pianta caduta, ma sono stati registrati anche altri allagamenti dopo quelli degli scorsi giorni, che hanno interessato anche alcune abitazioni private.

In via Prada, infatti, il torrente Pianazzo è esondato invadendo alcuni giardini e la strada, rendendo necessario un lungo intervento di oltre cinque ore per poterlo riportare all’interno del proprio corso.

A raccontare quanto avvenuto è il sindaco Massimo Mastromarino, che ha manifestato la propria comprensione per la rabbia dei residenti che si sono trovati ancora una volta invasi dall’acqua o preoccupati per questi continui episodi di maltempo: “È stato necessario intervenire in un giardino privato e su via Concordia/via Prada per ‘riaprire’ due camerette purtroppo, fino ad oggi, non ispezionabili, in quanto sotto il piano di campagna. Ringrazio per l’impegno il vicesindaco Pasqualino d’Agostino, l’assessore Giuseppe Pellegrino, Mauro Bignami dell’Ufficio Tecnico che ha coordinato i lavori, le ditte Varcos e Puliscarico che hanno operato in condizioni non facili”.

Aver interrato i corsi d’acqua, sicuramente in buona fede e in questo caso senza possibilità di ispezione immediata dei cambi di quota o di direzione, si è rivelata una scelta sbagliata, soprattutto oggi di fronte a repentini cambiamenti climatici”, afferma il primo cittadino, che rispondendo ad alcuni tresiani tramite i social ha spiegato come il torrente passi “da una sezione a cielo aperto di 3 mq a una sezione intubata di 0, 20 mq. frutto di scelte sicuramente fatte in buona fede fino agli anni ’70, ma oggi rivelatesi purtroppo errate”.

Un problema che è possibile affrontare, sostiene Mastromarino: “Agli inizi degli anni ’90 è stato ipotizzato un canale scolmatore che devii la piena, come quella odierna, del Pianazzo a monte, prima dell’incrocio con via Ardena, trasversalmente verso il Lavena”. Un’opera da 150mila euro circa, che, però, è rimasta ferma per diversi anni, nonostante il susseguirsi di diverse amministrazioni.

“Nel 2019 – conclude però il sindaco di Lavena Ponte Tresa – siamo riusciti a far ripartire un accordo di programma che prevede la sua realizzazione. Il proponente ha depositato a metà luglio la fideiussione a garanzia dell’opera che in autunno potrebbe finalmente vedere, dopo quasi 30 anni, l’inizio lavori”.

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