Una prepositurale davvero gremita – pur nel previsto rispetto delle distanze – è quella che nel pomeriggio di domenica 13 settembre, ha accolto e ospitato a Luino l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
Sacerdoti, laici e consacrati sono giunti da tutto il decanato per ascoltare le parole del capo della Chiesa ambrosiana al termine di un lavoro compiuto negli scorsi mesi – prima e durante la pandemia – dai membri dei consigli pastorali e dal clero insieme al vicario per l’evangelizzazione, don Mario Antonelli, diretto a immaginare il volto nuovo della Chiesa sul territorio del Luinese.
Sono state tante le testimonianze e le domande presentate all’arcivescovo, con le quali le persone provenienti dalle varie parrocchie hanno voluto condividere i vari spunti emersi nel corso delle riflessioni. In modo particolare le tematiche toccate sono state quelle relative alla “gioia del Vangelo”, all’idea di Chiesa come “cittadella fortificata” o come “corpo a corpo”, alla necessità di una formazione, di un discernimento e di un modo di lavorare condiviso tra laici e sacerdoti e al desiderio di aprirsi ancora di più al dialogo con il mondo e al confronto sulle questioni e sui valori fondamentali.
Nel suo intervento, intenso e incisivo, monsignor Delpini ha voluto concentrarsi in modo particolare su un concetto che per tutti i cristiani deve rivelarsi fondante: “La sostanza è la gioia. Il dono più necessario per le nostre comunità e per tutta la Chiesa è la gioia, che non è un obiettivo da raggiungere ma un dono da condividere”. In questo senso la via indicata dall’arcivescovo è quella della corresponsabilità “per il Vangelo, non per la gestione del potere: ciò significa andare in mezzo alla gente, nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, per irradiare la gioia”.
“Non dobbiamo fare discorsi per convincere qualcuno che abbiamo ragione, ma metterci a servizio, seminare. La condizione della Chiesa del nostro tempo è infatti quella del seminatore, non quella del mietitore”, ha affermato Delpini, che in conclusione ha proposto al decanato di Luino i tre ingredienti base della ricetta con la quale provare a ridare slancio alla vita ecclesiale del territorio: la gioia, la gratitudine e l’essere insieme – nel lavorare, nel formarsi e nel condividere sia le esperienze belle sia le fatiche.
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