Dopo aver registrato dodici nuovi casi positivi in due giorni e aver posto in isolamento qualche centinaio di persone, il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha emanato nuove misure restrittive per contrastare una nuova diffusione del coronavirus nel territorio.
L’incontro per informare la popolazione del cantone si è tenuto a Bellinzona, con la presenza del capo del Dipartimento della sanità e socialità Raffaele De Rosa, del medico cantonale Giorgio Merlani, dell’Ufficiale della Polizia cantonale Elia Arrigoni e del direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi.
Sono due i focolai emersi in questi ultimi giorni, ma, come chiarisce Merlani, “si tratta di due feste private, che sono collegate. A voler essere puristi, si potrebbe parlare di un unico focolaio. È legato a movimento di studenti, che riconducono a contatti comuni. I casi importati, salvo uno, arrivano tutti da paesi a rischio”.
Le nuove misure emanate dal governo sono cinque ed entrano in vigore immediatamente, da oggi fino al 19 luglio prossimo.
– Torna il limite di 30 persone per gli assembramenti, mentre negli esercizi pubblici, tra le 18.00 e le 23.00 possono accedere al massimo cento persone per serata.
Agli esercenti spetterà la raccolta dei dati personali dei clienti – compresi gli orari di entrata e di uscita – per poterli ricontattare in caso di necessità.
– È fortemente raccomandato al personale di ogni esercizio pubblico l’uso della mascherina.
– Coloro che sono obbligati a un periodo di quarantena, essendo di rientro da un Paese a rischio, devono contattare entro due giorni la hotline cantonale al numero 0800 144 144.
– Sono ovviamente previste sanzioni fino a 10mila franchi (o 5mila in caso di negligenza) per coloro che non rispetteranno le nuove disposizioni. De Rosa ha specificato che saranno avviati controlli su tutto il territorio.
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