Porto Ceresio | 26 Giugno 2020

Porto Ceresio, la giunta perde un pezzo: dimissioni per l’assessore Pozzi

Rimesse le deleghe a Polizia locale, Sicurezza e Manutenzioni dopo il consiglio di mercoledì. "Progetti mai terminati, mancanza di fiducia, ruoli non rispettati"

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Due frane in un giorno – una sulla strada che conduce alla frazione di Cà del Monte e una in via Belvedere – hanno colpito ieri Porto Ceresio, ma la calamità più rilevante e dagli esiti tanto impattanti quanto inattesi, è di carattere politico e risale alla notte di mercoledì, quando l’assessore alla Polizia locale, Sicurezza e Manutenzioni, Franco Pozzi, ha rassegnato le sue dimissioni.

Lo ha fatto a termine di una seduta consiliare in cui le incomprensioni che si trascinavano da tempo hanno raggiunto il limite massimo, come riporta il quotidiano La Prealpina, e dopo che la minoranza aveva posto una questione di presunta incompatibilità sul suo operato.

Pozzi ha scelto contestualmente di mantenere la carica di consigliere comunale, inserendosi in un gruppo autonomo, mentre nei prossimi giorni la presidenza della Comunità montana del Piambello dovrà pronunciarsi sul destino della seconda carica ricoperta da Pozzi, quella di assessore alla Manutenzione del patrimonio dell’ente, nella cui maggioranza figura come capogruppo il sindaco di Porto Ceresio, Jenny Santi.

Ma che cosa ha spinto l’assessore del comune lacustre a prendere una decisione così drastica? In primis la mancanza di fiducia, progressivamente accumulata fino alla sensazione di essere un corpo estraneo rispetto al progetto che lo stesso Pozzi aveva contribuito a fondare, nel 2016, aderendo alla lista “Insieme si può” in vista delle ultime elezioni.

Troppi progetti iniziati e mai terminati, troppi finanziamenti destinati a opere non prioritarie, a scapito del decoro pubblico e anche della sicurezza – ha confessato l’ormai ex assessore tramite le pagine del quotidiano locale -. Per esempio io avrei voluto poter effettuare la pulizia anche dei torrenti di pertinenza regionale, se questa era la reale esigenza del paese, e non aspettare l’intervento dell’ente sovracomunale. Avrei preferito un ridimensionamento del progetto del parco giochi, facendo ricomprendere nella considerevole cifra d’investimento una riqualificazione globale effettiva e non la successiva aggiunta di ulteriori capitoli di spesa. E questi sono solo alcuni esempi”.

Tra gli altri spunti di riflessione sul clima interno alla giunta, Pozzi ha posto il tema del rispetto dei ruoli, della mancanza di unità all’interno della maggioranza, di un vuoto di comunicazione che recentemente lo ha portato ad apprendere della caduta dell’ippocastano in piazza Bossi, lo scorso 16 maggio, direttamente dai social. Quando – aggiunge Pozzi nello sfogo concesso alle pagine de La Prealpina – la decisione di tagliare le altre piante presenti era già stata presa, “nonostante la delega alla Sicurezza fosse mia“.

L’ultima accusa nasce dal medesimo terreno di scontro, quello dei social: “Alcuni elementi della maggioranza sono alla ricerca del consenso personale tramite i like, più che interessarsi alle reali esigenze dei cittadini”. Dal fronte della amministrazione nessuna presa di posizione ma una consapevolezza: dopo i disagi causati dal maltempo, alcune emergenze restano ancora da risolvere. E si collegano a quelle deleghe che l’ex assessore Franco Pozzi ha rimesso mercoledì notte, abbandonando la carica, con una mail agli uffici del comune.

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